Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 06 Luglio 2019
Un ponte provvisorio al costo di 330mila euro: «Una contraddizione»
Villa di Tirano, dal 15 luglio il ponte di Stazzona chiude per consentire i previsti lavori di riqualificazione. Ne sarà montato uno militare transitabile per otto mesi.
«Sappiamo tutti che il ponte va messo in sicurezza, ma è una contraddizione che la riqualificazione dell’attuale ponte di Stazzona costi 480mila euro a carico della Provincia, mentre il Comune di Villa per realizzare un ponte provvisorio per otto mesi debba spendere 330mila euro».
Questa la considerazione del consigliere di minoranza di Villa di Tirano, Monica Manoni, che giovedì sera all’approvazione della variazione di assestamento di bilancio in cui sono stati stanziati i soldi per costruire il ponte militare ha avanzato le sue perplessità su come l’intera operazione sia stata gestita. Laconico il commento del sindaco Franco Marantelli: «Ha dominato la burocrazia degli uffici provinciali, nonostante le rassicurazioni di presidente e consiglieri».
Il ponte di Stazzona sarà chiuso dal 15 luglio per l’avvio dei lavori di riqualificazione. Intanto sarà montato un ponte militare – a nord, non più a sud come inizialmente previsto –, cosa che richiederà quasi un mese, durante il quale automobilisti e ciclisti resteranno senza alternativa che fare la strada della Ganda da Tirano per raggiungere Stazzona e, viceversa, da lì spostarsi sulla statale 38.
Mauro Negri dell’opposizione ha fatto notare come i costi per il ponte provvisorio siano continuamente aumentati. «Inizialmente dalla riunione in Prefettura si era parlato di realizzare un ponte provvisorio della capacità di 3,5 tonnellate, che sarebbe costato 200mila euro. Troppo, per cui l’ipotesi era stata scartata - ha ricostruito gli step della vicenda il sindaco -. Quindi si è dirottato su un guado per i mezzi agricoli da 40mila euro, somma aumentata a 140mila euro con tutte le norme di sicurezza».
«Nel frattempo però ingegneri volontari di Protezione civile regionale ci hanno dato la disponibilità a occuparsi gratuitamente (tranne i costi vivi) di montare un ponte militare a due campate della portata di 15 tonnellate (dunque anche per il transito veicolare), nonostante non si trattasse di una situazione di emergenza, salvo in seguito non rispondere più ai nostri messaggi. Questo ci ha fatto perdere un mese e mezzo».
E si arriva alla fine di questo estenuante tira e molla («quante notti abbiamo perso il sonno», ha svelato l’assessore Fabio Meleri) con l’accordo: «Sarà montato davanti alla chiesa di San Bernardo un ponte, a una sola campata e lungo 42,70 metri, con transito a senso unico alternato regolato da semaforo – ha annunciato Marantelli -. Saranno necessari il taglio del nuovo muro di dieci metri nell’alveo destro che poi sarà ripristinato, lo spostamento di duemila metri cubi di materiale dall’alveo, la disposizione di una rotonda con jersey di plastica davanti alla chiesa, la posa di sensori di allarme in caso di piena. Il ponte in sè costa 120mila euro (40mila euro il noleggio, 40mila il montaggio e 40mila lo smontaggio), ma tutto il resto fa lievitare la spesa a 330mila euro».
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