Mister B. vincerà ancora? L'ipotesi potrebbe avverarsi, perché buona parte del popolo italiano è come il "pio bove" che si lascia mettere il "giogo" e poi tira, tira, buono buono, l'aratro dei politici. Diversamente milioni di persone non si lascerebbero incantare a seguire in televisione un "gioco" insulso, stupido come quello di scegliere il pacco giusto. Vi è un'altra massa che forma un "gregge" numeroso: gli appassionati di calcio. Questi mettono da parte i problemi della grave crisi economica in cui versa il Paese e si distraggono. Mi sembra di vedere il gregge che, attratto dal secchio di acqua e sale, segue il pastore anche fino al ciglio di un burrone; tanti Italiani si lasciano incantare dalle facili promesse. Spero che tutto ciò non avvenga.
Martino Pirone
Tra tre giorni sarà vietato pubblicare sondaggi. Ci riposeremo per due settimane e avremo modo di riflettere. Una pausa che non guasta. Troppe chiacchiere, urla e spettacolo circense fino ad oggi. Gl'italiani sono inclini alla credulità, ma lo sono meno quando ci van di mezzo gl'interessi personali e concreti. Si guarderanno nelle tasche, si guarderanno intorno, guarderanno avanti (avanti verso il futuro) e decideranno. La saggezza popolare non è una leggenda. Dire poi gl'italiani è dire qualcosa di generico e quasi inafferrabile. Per esempio: come voteranno quelli che leggono nulla e vedono perfino poca tv? Come voterà la generazione Balotelli-El Shaarawy? Come voteranno gl'immigrati che possono votare? Eccetera. L'universo elettorale è assai composito e riserverà sorprese.
Scommettiamo che il 25 febbraio i politici s'accorgeranno d'essersi rivolti a un'Italia diversa da quella cui pensavano di parlare?
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