Un lecchese nel team di Kamala Harris: «La scelta di Biden riapre la partita»

“La scelta di Joe Biden può riaprire la partita”. Bruno Carenini, lecchese, è l’unico italiano nel team di collaboratori di Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti nonchè, quasi certamente, candidata democratica alla presidenza dopo la scelta di Joe Biden di ritirarsi dalla corsa. “Mi occupo - spiega Carenini - della comunicazione verso le comunità italoamericane. Era da almeno due settimane che ci aspettavamo una novità importante dagli Stati Uniti. Stiamo ancora raccogliendo tutte le informazioni e cercando capire cosa accadrà”.

La comunicazione per una campagna presidenziale, precisa l’esperto, si organizza con un anno e mezzo d’anticipo. Se la convention di metà agosto dovesse confermare la candidatura, la sfida che hanno fronte Kamala Harris e il suo team è complessa. “Di certo - sottolinea Carenini - il passo indietro di Joe Biden può riaccendere l’entusiasmo. Sono stato attivista durante la campagna di Obama nel 2008 e ho fatto parte del team di comunicazione di Hilary Clinton. In quelle campagne c’era un coinvolgimento e un’emozione incredibile. Questa volta, invece, ci apprestavamo ad iniziare una campagna con poca motivazione. Fino ad ora”. Per quanto il vantaggio di Donald Trump, candidato repubblicano, sia notevole negli stati in bilico, Carenini ritiene che la sfida sia tutta da giocare.

“Sono felice - spiega l’esperto di comunicazione - del fatto che Kamala Harris abbia la possibilità di presentarsi e dimostrare ciò che sa fare. In questi quattro anni alla Casa Bianca, è maturata e migliorata, anche sul piano comunicativo. Certamente ha avuto delle difficoltà sul dossier dell’immigrazione, il più impegnativo che le potessero dare. In parallelo, però, soprattutto negli ultimi due anni ha fatto delle giuste battaglie sulla questione dell’aborto e a sostegno dei consumatori”. Per riuscire a rientrare alla Casa Bianca come Presidente, la Harris non dovrà commettere errori. “Arriva dalla sinistra radicale. - evidenzia Carenini - Dovrà stare attenta a non perseguire posizioni troppo radicali. Il solo fatto di essere una donna non le porterà automaticamente voti tra le elettrici moderate. Sarà necessario prestare attenzione anche alla questione del etnia e del ruolo delle minoranze. Obama utilizzò la sua origine come un elemento per unire il paese”. Eventuale vicepresidente? “Sarà - conclude Carenini - un uomo bianco, un governatore di uno degli stati del midwest. Si fa molto il nome di Josh Shapiro, governatore della Pennsylvania”.

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