Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 05 Luglio 2017
Un gioiello di sicurezza e accessibilità
Taglio del nastro in Valmalenco: Il ponte sul Secchione teatro dell’inaugurazione degli ultimi quattro lotti del sentiero Rusca
Maffezzini, presidente della Comunità montana: «Percorso ciclopedonale adatto davvero a tutti, nessuno escluso».
Il cielo limpido della Valmalenco - di un azzurro che più azzurro non si può - e un sole caldo e splendente hanno fatto da cornice lunedì all’inaugurazione degli ultimi quattro lotti del sentiero Rusca, la bellissima pista ciclopedonale che collega Sondrio (e più in generale la Valtellina con gli innesti sul sentiero Valtellina e sulla via dei Terrazzamenti) con i comuni della Valmalenco, rappresentata da tutti i loro sindaci, Danilo Bruseghini, Mauro Decio Cometti, Miriam Longhini e Marco Negrini.
All’altezza del ponte sul torrente Secchione, il primo a prendere la parola è stato Tiziano Maffezzini, presidente della Comunità montana Valtellina di Sondrio che - assieme alla Provincia di Sondrio, agli enti locali e a Regione Lombardia - ha contribuito alla realizzazione del sentiero Rusca: «Il sentiero Rusca è un’opera che per noi, nel corso di questi cinque anni di lavoro, ha rivestito un grande carattere di priorità; per anni ci siamo adoperati affinché il sentiero Valtellina - che è la pista principale del fondo valle - fosse quanto più completa e quanto più frequentabile dal punto di vista turistico, ricreativo e ludico. Oggi apriamo ufficialmente una pista che si innesta sul sentiero Valtellina e che avrà la sua stessa importanza e il suo stesso valore. Grazie alla collaborazione con Valtellina accessibile lo abbiamo reso adatto e accessibile a tutti i soggetti, nessuno escluso. Non è difficile, è comodo, confortevole e corredato di aree di sosta e giochi frequentabili anche da bambini con disabilità. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzarla, dal punto di vista tecnico e amministrativo». Per Franco Angelini - assessore provinciale con delega al turismo - «È stata una grande soddisfazione riuscire a realizzare un percorso totalmente green che collega il sentiero Valtellina con la Valmalenco, una valle che è al centro della Valtellina e nel cuore del turismo provinciale».
Per l’ingegnere Paolo Ferrari - responsabile dell’area tecnica della Comunità montana, tra i fautori dell’opera - «è stata una bella sfida dal punto di vista tecnico; ci sono stati tanti interventi da fare, anche complessi. Abbiamo rifatto tante arginature, realizzato ponti e passerelle nuove; soprattutto abbiamo reso sicuro il percorso perché - oltre a fare una ciclabile - abbiamo effettuato tante opere di sistemazione idrogeologica . In un periodo in cui c’è tanta richiesta di infrastrutture di questo genere, noi siamo arrivati per primi».
Francesca fa parte del progetto Valtellina accessibile e ha raggiunto il sentiero Rusca in carrozzina, accompagnata da Gino Pedrotti di Lavops (Libere associazioni di volontariato della provincia di Sondrio): «Insieme a Comunità montana e a Lavops. è stata creata una cartina - la prima in Italia - in cui sono stati inseriti anche i riferimenti per chi percorrerà i sentieri di montagna - compreso quello Rusca - con la joëlette, che è una carrozzina speciale che permette di andare in montagna anche a chi ha difficoltà motorie. Grazie a percorsi come quello Rusca e grazie a questo ausilio ho potuto raggiungere posti dove prima non sarei mai potuta arrivare». «Con il sentiero Rusca - aggiunge Gino Pedrotti - è stato messo in pratica lo slogan di Valtellina accessibile: tutti dappertutto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA