Sport / Lecco città
Domenica 29 Dicembre 2013
Un Galli ritrovato pensa al futuro
«Impariamo a giocare da Lecco»
Con la partenza di Di Ceglie il centrocampista bluceleste è sempre più titolare «La musica è cambiata ma dobbiamo uscire dalle zone pericolose della classifica»
L’intera intervista su La Provincia di Lecco di domenica 29 dicembre
Un Lecco nuovo, all’arrembaggio della classifica. È quello che sognano i tifosi ma che anche Nicolò Galli ha negli occhi e nel cuore.
Dopo la partenza di Leo Di Ceglie è sempre più titolare . «Quando sono tornato ho firmato tra mille avversità. Sapevo quali fossero le difficoltà che mi attendevano, soprattutto a causa della regola dei giovani. Ho firmato nonostante sapessi che avrei giocato poco all’inizio anche perché la squadra a centrocampo era già stata fatta e il mister conosceva bene chi già c’era. Ho cercato di guadagnarmi il posto e quando ho potuto ho cercato di esprimere il mio valore».
Appunto. Cos’è cambiato per avere tanta “carica” in corpo? Il Lecco non può aver fatto un salto di qualità decisivo in pochi giorni… Oppure sì.
«È cambiato il fatto che abbiamo un allenatore e delle figure importanti in società. Avere delle persone che ti parlano, qualcuno a cui potersi appoggiare, è importantissimo per un calciatore».
La musica è cambiata
«Prima eravamo troppo soli. C’erano solamente Antonio Rusconi e Carmine Castella che non ci hanno fatto mai mancare nulla ma che non potevano fare tutto. Ora la musica è cambiata: finalmente c’è un vero allenatore, un presidente, un direttore».
Cotroneo. Com’è per Nicolò Galli il nuovo trainer bluceleste? «Il mister è uno che vuole fare bene e si vede. Sicuramente avevamo uno spirito diverso grazie a lui, prima e durante la trasferta di Gozzano. E guarda caso abbiamo vinto».
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