Un carabiniere fuori servizio
e un pompiere salvano una donna
finita nell’Adda ad Imbersago

Un carabiniere fuori servizio ed un vigile del fuoco salvano in extremis una donna di 67 anni finita nell’Adda vicino al Traghetto di Imbersago. Il fatto è avvenuto attorno alle 13.30 e il salvataggio ha richiamato sul posto un enorme dispiegamento di mezzi di soccorso, tra cui la squadra Saf, speleo alpino fluviale, dei Vigili del Fuoco, ben due elicotteri, l’elisoccorso del 118 alzatosi in volo da Milano, e tre ambulanze, quella dei Volontari di Cornate, quella del Soccorso Cisanese e un’altra della Croce Bianca oltre ad un’auto medica.

La donna è poi stata portata in ospedale per accertamenti e per alcune cure, infreddolita e sotto choc. L’elicottero dell’Areu si è alzato in volo dall’aeroporto di Malpensa ed ha perlustrato tutto il tratto dell’Adda a sud ed a nord del piazzale Leonardo Da Vinci, i mezzi sanitari sono stati inviati su entrambe le sponde dell’Adda, a Imbersago come a Villa d’Adda, richiamando l’attenzione di decine di curiosi. Toccherà ai carabinieri della Compagnia di Merate ricostruire l’accaduto e condurre tutti gli accertamenti del caso. La donna è stata salvata, come detto, da un carabiniere in servizio al nucleo radiomobile della Compagnia di Merate che in quel momento stava correndo lungo l’Alzaia, Gianluca Calì. Mentre correva ha notato la donna che annaspava nell’acqua e si è tuffato nel fiume in piena ma la corrente era troppo forte ed avrebbe rischiato di perire. Ha così deciso di tornare a riva, in quel momento è stato raggiunto da un vigile del fuoco di Merate attirato dalle urla dei passanti, si è fermato anche un giovane che stava passeggiando. Hanno preso una barca ed hanno raggiunto la donna, issandola a bordo e poi portandola a riva. Mentre i tre si davano da fare sono stati chiamati i soccorsi, inviati in gran quantità anche perché si temeva il coinvolgimento di un’altra persona, un bambino, circostanza per fortuna rivelatasi priva di fondamento.

La donna è stata presa in carico dai sanitari, riscaldata e poi portata in ospedale, dove è stata sentita dai militari che stanno indagando sull’accaduto, per appurare eventuali responsabilità

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