Un amore lecchese
per Azouz Marzouk

Parla l'amica della giovane di San Giovanni fidanzata con il giovane tunisino rimpatriato nonostante avesse cominciato a lavorare in un locale di viale Turati. Continua la raccolta di firme

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LECCO - Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba perse moglie e figlioletto, si risposa. E lo farà con Michela Lovo, 21enne cameriera lecchese residente nel quartiere di San Giovanni e che lavorava, al suo fianco, nel bar “Mai dire Bar” interno al supermercato Conad di viale Turati. La notizia annunciata dal settimanale “Visto”, è stata confermata alla Provincia di Lecco anche da chi, con lei, è andata a vedere il vestito da sposa. Si chiama Daniela, ha 20 anni e vive a Castello. Da quando era adolescente, è la migliore amica di Michela e ora la sta sostituendo dietro il bancone del bar. E non ha nessun dubbio: «Michela sposerà Azouz. Non la fermerà nessuno. Quando si mette in testa una cosa, la porta avanti fino alla fine. È molto innamorata». Che Michela Lovo sia sinceramente presa dalla sua storia con Azouz Marzouk è testimoniato dalla disperazione con cui, lo scorso 29 maggio, accolse la notizia della sua espulsione. Ma non si era mai persa d’animo, però, dando vita una raccolta di firme già sottoscritta da circa 150 persone per chiedere che Azouz possa tornare stabilimente in Italia.
Michela Lovo in questi giorni si trova proprio a Tunisi e tornerà soltanto all'inizio di luglio. L'amica Daniela spiega: "È andata a Tunisi per rivederlo, ma non credo che lo sposi subito. Sicuramente ce l’ha in mente e lo farà, ma la data è impossibile da sapere. Dipenderà dall’evolversi della faccenda".

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Lunedì 22 Giugno 2009

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