Un ultimo passo significativo si deve al deputato Paniz del PdL, che ha fatto approvare in Commissione Giustizia alla Camera una norma che introduce tempi di prescrizione ancora più brevi per i reati, purché siano commessi da incensurati. Ergo, visti i tempi della giustizia italiana e le infinite furberie dilatorie degli avvocati d'alto bordo, salteranno una serie di procedimenti a carico del solito noto.
Non vogliamo però perdere tempo pensando a lui, che appartiene ormai al passato, per quanto non se ne sia ancora accorto e continui a scaldare (per l'eternità?) il cuore dei suoi tifosi.
Preoccupa invece l'invito a delinquere che, non c'è da dubitarne, sarà prontamente raccolto da una schiera di nostrani farabutti (beninteso, ancora incensurati), incoraggiati a tentare ogni genere di imbroglio dalla prospettiva dell'impunità. Infatti, prima dovrebbero essere beccati e, poi, ben difficilmente l'eventuale processo potrà arrivare a compimento. Così il prosciolto, rimasto formalmente incensurato, tramite questo meccanismo perverso potrà continuare le sue malefatte a piacere.
Alla faccia di Cesare Beccaria, della certezza della pena e della sorpassata idea che la giustizia sia uguale per tutti. Immaginiamo quanto i cittadini onesti si sentiranno tutelati da questa norma, nel caso sia approvata dalla Camera il 6 aprile, a perpetua vergogna delle nostre istituzioni più sacre.
Prof. Andrea Luppi
(p.m.) Dalla depenalizzazione del reato di falso in bilancio, operativa dal 16 aprile 2002, fino ad oggi, è stata varata una serie di norme che di fatto hanno semplificato la vita dei disonesti. Corrotti e corruttori avranno una ragione in più per esultare e c'è da scommettere che rinnoveranno il loro impegno per danneggiare gli onesti e renderci un po' meno uguali di quanto già non siamo. La situazione è grave: ad uno ad uno stanno venendo meno tutti i fondamentali etici, i criteri della corretta rappresentanza sono stravolti, l'indegnità a ricoprire cariche pubbliche è ridotta a dettaglio senza importanza e stiamo delegando ai peggiori la gestione della cosa pubblica. C'è da essere davvero preoccupati per il futuro del nostro Paese.
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