Cronaca / Lecco città
Giovedì 23 Novembre 2017
Un altro incontro
tra Filca e sindacati
«Tutelate i lavoratori»
Il 13 dicembre si terrà l’udienza decisiva sulle sorti della cooperativa, concordato o fallimento, Altomare (Uil): «Solo con il primo garantiti i dipendenti»
Nuovo incontro, l’altro ieri, fra Filca Cooperative e sindacati sulla vicenda giudiziaria dell’azienda.
In vista dell’udienza del 13 dicembre, decisiva sulle sorti (concordato o fallimento) di Filca, si moltiplicano gli incontri sindacali e gli sforzi del presidente Giacomo Fumeo e dei suoi legali per presentare, il 7 dicembre, una memoria integrativa richiesta dal giudice circa la sostenibilità di alcuni punti del piano di concordato presentato da Filca circa un anno fa.
Un’udienza dopo che la relazione dei commissari giudiziali, Riccardo Nucera e Raffaella Paveri, ha indotto il giudice ad avviare la revoca del concordato a a causa del mancato allineamento al 20% (minimo di legge) delle percentuali di soddisfacimento dei creditori chirografari bancari. Al centro c’è la questione delle ’notes’ (titoli con cui le banche hanno accettato di essere pagate sulla base di un valore nominale, nda) sulla cui ammissibilità giuridica si dovrà decidere. «Stiamo lavorando – ci dice Fumeo – per produrre le integrazioni richieste e presentare modifiche che siano il più possibile aderenti ai rilievi formulati dai commissari. Rimane aperta la questione delle notes su aspetti giuridici che lascio ai nostri advisor. Circa le altre richieste – aggiunge – stiamo lavorando per soddisfarle in modo tale che i contorni siano molto chiari e che venga evidenziato il vantaggio per una massa di creditori, in primis i dipendenti, di una proposta concordataria che ha il vantaggio di portare nuova finanza dalle banche per 5 milioni di euro, oltre a importanti rinunce di creditori privilegiati e prededuzioni che rafforzano questa proposta».
I sindacati contano sulla conferma del concordato, che risarcirebbe al 100% i dipendenti, contro un fallimento che invece farebbe perdere ai lavoratori le retribuzioni che a suo tempo non furono pagate in diversi casi fra il 2015 e il 2017. In proposito alcuni perderebbero a seconda dei casi, 9, 10, o 11 mensilità.
«Se passa il concordato – ci dice Ivan Altomare (Feneal Uil Alta Lombardia) – i lavoratori saranno garantiti. La scelta giusta verso i lavoratori è concedere il concordato, sulla base del fatto che nel piano le banche sono portatrici di nuova finanza determinante per risarcire i dipendenti».
«Abbiamo sentito finora solo la campana di Filca – afferma Giuseppe Cantatore (Fillea Cgil) – e a breve incontreremo anche i commissari, che abbiamo sempre trovato disponibili al dialogo. C’è rammarico perché la questione delle banche era già nel piano presentato un anno fa e solo ora escono le perplessità. Ci dicono che sulle notes c’è una questione di vuoto legislativo, allora che si fa? I 5 milioni sarebbero decisivi per i creditori privilegiati».
«Siamo preoccupati – ci dice Armando Busnelli (Filca Cisl) – e chiediamo che in base all’accordo, che il tribunale consideri che in caso di omologa bene o male saranno soddisfatti tutti i soggetti, a partire dai dipendenti che recupererebbero il 100%».
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