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Giovedì 04 Marzo 2021
Tuttocialde.it Lecco
Niente campionato
Lo stop alla serie B imposto dalla federazione. La società lecchese ha comunque deciso di proseguire l’attività.
Il campionato di rugby di serie B, in questa stagione sportiva 2020/21, non si disputerà, così come tutti gli altri che vedono coinvolte le formazioni senior e giovanili del Tuttocialde.it Rugby Lecco.
La notizia è diventata ufficiale con un comunicato diramato dalla federazione italiana rugby in cui si lascia comunque aperta la possibilità di rivedere in campo i blucelesti della palla ovale, seppur senza alcun obiettivo di risultato.
«Il Consiglio federale ha condiviso principi e obiettivi per rendere possibile nei mesi a venire, compatibilmente con gli sviluppi della situazione sanitaria e delle disposizioni governative vigenti, un’attività agonistica facoltativa senza finalità di classifica e di libera partecipazione, flessibile e dal basso impatto economico per le società affiliate» si legge nel testo.
La partecipazione a tale attività, organizzata a livello regionale o interregionale con il supporto dei Comitati regionali, obbligherà peraltro le società partecipanti a seguire il protocollo in vigore per la disputa del campionato Top10, con l’obbligo di sottoporsi a tampone settimanale per tutti i membri del gruppo squadra.
La federazione garantirà alle società un contributo per l’effettuazione dei tamponi Covid-19 necessari alla stessa per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Una decisione che in casa bluceleste è stata presa tutto sommato positivamente, come spiega il direttore sportivo Carlo Redaelli: «Per noi la cosa più importante è che si possa continuare a fare attività. Purtroppo in tutte le squadre, dal gruppo senior a quelle giovanili, alcuni ragazzi hanno già deciso di prendersi una pausa perché comunque hanno situazioni di lavoro o famigliari in cui un contagio da Covid-19 potrebbe causare ulteriori problematiche, ma alcuni anche perché hanno perso un po’ gli stimoli, allenandosi in pratica da settembre e senza giocare una partita da più di un anno».
«Ora non resta che attendere novità dal comitato regionale lombardo per capire la formula di questa attività facoltativa e che tipo di contributi saranno dati a chi vi parteciperà» conclude Redaelli.
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