Dopo il buon risultato del Movimento a 5 stelle, Grillo ha dimostrato di pensare agli interessi politici ed elettorali del suo movimento e non a quelli del Paese. Ha detto di non voler dare la fiducia ad un Governo costituito dalla forza che ha vinto le elezioni (Pd) votando di volta in volta sui singoli provvedimenti come stanno facendo in Sicilia.
Ha detto di no pure a un Governo di tecnici. Sembra evidente che la sua strategia sia quella di obbligare Pd e Pdl a un tavolo di dialogo, così da poter gridare all'inciucio e sperare in più ampio consenso nella prossima tornata elettorale. Non credo che l'Italia si possa permettere il lusso dell'ingovernabilità. Inoltre si è tanto paventata la riduzione dei costi della politica. Quanto ci costerebbero nuove elezioni? Centinaia di migliaia di euro.
Devis Tonetto
È purtroppo probabile che si vada a nuove elezioni, dalle quali l'Italia potrebbe uscire peggio che la Grecia dalle sue. Bersani non riuscirà a trovare un'intesa con Grillo, né Berlusconi a convincere Bersani sull'alleanza Pd-Pdl. Il Pd ci starebbe pure, ma con un Pdl senza il Cavaliere. Il problema è proprio lui. La condanna per la rivelazione di segreto d'ufficio sul caso Fassino-Unipol pesa, e tra poco potrebbero pesare la sentenza sulla vicenda Ruby, l'appello sull'evasione fiscale dei diritti cinematografici, infine gli sviluppi dell'ipotizzata corruzione di parlamentari al tempo del governo Prodi.
A ciò si aggiungerà l'annunciata manifestazione del Pdl contro la magistratura "politicizzata", evento che metterà in serio imbarazzo istituzionale Napolitano. Se questo è il quadro, quale diversa cornice da quella elettorale si può immaginare?
Max Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA