Tutti ammessi alla maturità
Scrutini, l’esito resta “segreto”

Tabelloni, dietrofront: ora la pubblicazione on line è vietata Ognuno potrà consultare solo i propri dati.

Tabelloni sì, tabelloni no. In un caos generale tra ordinanze e contro-ordinanze del ministero dell’Istruzione sulla pubblicazione o meno degli esiti finali, si sono chiuse le operazioni di scrutinio nelle scuole superiori di Sondrio e all’esame di Stato sono stati ammessi tutti. È il quadro che esce da una rapida carrellata tra i dirigenti degli istituti del capoluogo, che ora si stanno dando da fare per organizzare in sicurezza l’esame di Stato 2020 – maturità insolita causa covid-19 - al via mercoledì 17 giugno.

Gli scrutini sono finiti anche per gli studenti delle classi intermedie, cioè dal primo al quarto anno della secondaria di secondo grado, e anche in questo caso sembra prevalere la promozione. Fatta eccezione per sporadici casi, imputabili ad esempio a un elevato numero di assenze.

Verificare di persona scorrendo i tabelloni che ogni anno venivano affissi all’albo di ogni scuola non è possibile. Non ci sono per evitare assembramenti. Ma non è stata autorizzata nemmeno la pubblicazione online. O meglio. In una prima ordinanza del 28 maggio in cui si chiarivano alcuni punti dell’ordinanza del 16 maggio si diceva testualmente che «anche i voti inferiori a sei decimi sono riportati, oltre che nei documenti di valutazione finale, nei prospetti generali da pubblicare sull’albo on line dell’istituzione scolastica». Poi quella del 9 giugno che ha detto esattamente il contrario, con il divieto assoluto di pubblicare online. Solo sul registro elettronico, dove la pagella o, per i maturandi l’ammissione all’esame, è visibile dal singolo studente, che non può vedere quella degli altri compagni di classe. Motivo? Per il rispetto del quadro normativo in materia di protezione dei dati. Ossia per la legge sulla privacy, in vigore da diversi anni.

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