Cronaca / Valsassina
Domenica 05 Agosto 2018
Turismo in Valsassina, calano gli stranieri
«La promozione? Scarsa e scoordinata»
Gli italiani tengono in attivo il conto delle presenze, ma brindano solo i rifugi
«Qui ogni Comune fa da sé e le iniziative si sovrappongono le une alle altre»
Lo straniero non passa più. Sono sempre di meno in Valsassina gli ospiti che arrivano dalla Germania, Francia o Olanda piuttosto che Belgio e Gran Bretagna. Per fortuna gli italiani non mancano.
Si consolano così i rifugi che lavorano bene, hotel e camping «non si lamentano», anche se le critiche sul modo di gestire il turismo in Valle non mancano.
Bilancio di mezza stagione, quella alta, in Valsassina. Un piccolo campione di operatori dice la sua su come vanno o non vanno gli affari.
E subito emerge l’indignazione di Lella Giovannelli, del camping “Grigna” di Ballabio (il paese “porta della Valsassina”), che non ha paura a dire come la pensa. «Non mi lamento, anche se ho registrato un vistoso calo di presenze di stranieri nel mio campeggio - premette - I motivi? Non lo so. So solo che la Valsassina viene promossa da ogni singolo Comune che si fa le sue piccole feste. Che si sovrappongono le une con le altre. Con il risultato che i partecipanti sono pochi: Pro Loco e Comuni potrebbero invece mettersi d’accordo».
Anche Marco Ballestrin, dell’omonimo hotel barziese, ammette il calo: «Stranieri? Pochi. Qui vengono quasi solo italiani. Le somme le tirerò a fine stagione».
E sul fronte impianti di risalita? Non piange, ma nemmeno festeggia a champagne, l’amministratore delegato delle Imprese turistiche barziesi, Massimo Fossati. «Gli impianti nostri valsassinesi stanno mantenendo il trend della passata alta stagione estiva», commenta.
Chi va meglio di tutti sono i rifugi. «Da noi gli stranieri, da sempre, salgono più o meno in giugno e luglio, agosto no. Ma italiani tanti, siamo soddisfatti», questo il parere della rifugista Renza Denti.
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