Economia / Sondrio e cintura
Sabato 30 Giugno 2018
Turismo in crescita, ma Sertori avverte: «Sui fondi la Valtellina non si divida»
L’assessore regionale: «I soldi vanno messi in campo per progetti che generano condizioni di sviluppo, dobbiamo polverizzarli il meno possibile, magari su cose interessanti, e utilizzarli su iniziative strategiche»
In Regione c’è «una forte sensibilità» sulle necessità dei territori montani, ma «si possono portare avanti politiche specifiche che solo con l’alleanza di un territorio consapevole delle sue potenzialità, che non litiga e non si divide, che sa focalizzare i progetti e lavorare insieme».
L’ha sottolineato l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori durante il Forum sul turismo, sottolineando l’importanza di iniziative come la possibile candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 per lo sviluppo turistico ma anche infrastrutturale della provincia. Su quel dossier l’amministrazione Fontana sta lavorando con attenzione, ha rimarcato l’assessore, ma in attesa di sviluppi sui progetti “a cinque cerchi” secondo Sertori ci sono ragionamenti complessivi che si possono e si devono fare, nei rapporti con Milano e sul territorio. «Prima di avere aiuti, sarebbe importante che la montagna potesse utilizzare le risorse che vengono qui generate, e penso all’idroelettrico ma non solo – ha detto Sertori alla platea della Camera di commercio -. Rispetto ad altre realtà, comunque, la provincia di Sondrio può contare sui fondi del demanio idrico, circa 19 milioni, che si aggiungono ai 20 milioni dei sovraccanoni. Da valtellinese dico che dovrebbero essere di più, ma è fondamentale che questi soldi, che sono molti, siano utilizzati bene». Il che per Sertori ha un significato preciso: «Qui devo fare un richiamo alla responsabilità dei valtellinesi e dei rappresentanti istituzionali, perché sono loro che decidono come vengono usati i fondi. I soldi vanno messi in campo per progetti che generano condizioni di sviluppo, dobbiamo polverizzarli il meno possibile, magari su cose interessanti, e utilizzarli su iniziative strategiche. A livello territoriale si facciano degli sforzi per focalizzare progetti e obiettivi, spersonalizzando le questioni perché se iniziamo a giocare a chi è più bravo o a dire “a me questo, a te quello” non andiamo da nessuna parte».
Con la collaborazione di Regione, enti locali e realtà del territorio secondo Sertori si potranno sfruttare al meglio «le potenzialità straordinarie che ancora non sono espresse fino in fondo» in campo turistico, anche grazie – ha sottolineato – agli interventi infrastrutturali realizzati negli anni scorsi, perché «si fa turismo anche migliorando i collegamenti». C’è ancora molto da fare, in questo campo, secondo l’assessore regionale: «Serve un intervento anche sulla strada ferrata – ha rimarcato -, con accorgimenti e interventi di raddoppio parziale si possono ridurre i tempi sulla Milano – Tirano anche di 20 minuti e bisogna lavorare in questa direzione». E accanto al sostegno sui progetti per la destagionalizzazione del turismo Sertori ha evidenziato l’attenzione della Regione per il settore degli impianti di risalita, «strategici perché tengono insieme tutto il comparto», con la legge approvata nella scorsa legislatura.
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