Tuffi dal pontile di Parè, «un problema
anche per la navigazione pubblica»

Il comandante della polizia intercomunale Cristian Francese: «Dallo scorso luglio turisti e bagnanti usufruiscono impropriamente del pontile della navigazione, utilizzato come trampolino per tuffarsi nel lago sottostante: tutto questo sta creando notevoli difficoltà alle fermate dei battelli della navigazione in servizio di linea della tratta Lecco-Bellagio»

Sta assumendo proporzioni «allarmanti anche per la navigazione pubblica» il malcostume dei tuffi dal pontile di Parè: a dirlo è il comandante della polizia intercomunale Cristian Francese. «Dallo scorso luglio - fa sapere - è considerevole la presenza di turisti, i quali affollano il pratone di Parè e usufruiscono impropriamente del pontile della navigazione. Quest’ultimo viene utilizzato come trampolino per tuffarsi nel lago sottostante. Ciò sta creando notevoli difficoltà alle fermate dei battelli della navigazione in servizio di linea della tratta Lecco-Bellagio». Infatti i traghetti, in presenza di estranei sul pontile o di persone in acqua nello spazio destinato all’attracco, non si possono fermare, per prevenire incidenti tra cui la collisione tra natanti e nuotatori o le conseguenze per questi ultimi dell’onda provocata dal motore.

L’intervento della polizia locale non si è fatto certo attendere ma, nonostante i primi provvedimenti sanzionatori risalgano appunto a luglio - come precisa il comandante - il fenomeno non si è arrestato, riproponenedosi, anzi, con un picco a ridosso del Ferragosto. Le multe continuano, pertanto, a fioccare per punire e, al tempo stesso, tentare di disincentivare la prassi dei temerari in cerca di refrigerio a costo persino di mettere a rischio la propria incolumità e interferire col servizio pubblico.

Precisa Francese: «A seguito delle segnalazioni ricevute nel weekend del 13 e 14 luglio, e del 20 e 21 luglio scorsi, il nostro comando di polizia, unitamente agli ausiliari della Guardia costiera, aveva subito intrapreso servizi mirati di informazione e anche di repressione del fenomeno. Purtroppo, il malcostume è in costante crescita - ribadisce Francese - pertanto, in particolare, domenica 28 luglio e domenica 11 agosto, sono state identificate e sanzionate rispettivamente undici persone e ulteriori sette». Si è trattato, in tutti i casi, di maggiorenni. Riprende Francese: «Le sanzioni previste dal regolamento di Polizia urbana variano tra 50 euro e 300, a seconda se i soggetti, per esempio, siano recidivi. Dobbiamo solo auspicare che le sanzioni possano essere un forte deterrente per eliminare o, quantomeno, ridimensionare un vero e proprio problema di sicurezza e disagio per il trasporto lacuale. Il fenomeno dei tuffi dal pontile della Navigazione viene costantemente monitorato sia dalle pattuglie del nostro comando, sia dal personale ausiliario della Guardia costiera, che – sottolinea Francese – ringrazio per la preziosa collaborazione e per il supporto. Infatti, solo con un contemporaneo controllo da terra e da lago è possibile per i nostri agenti individuare i numerosi soggetti che non rispettano la segnaletica presente sul pontile e le disposizioni del personale addetto all’attracco: vanno, così, a generare un serio problema di sicurezza, in particolare nelle giornate di sabato e domenica. Confidiamo che, grazie agli interventi congiunti e all’adozione di opportuni interventi strutturali, tale criticità verrà risolta, permettendo ad un importante servizio pubblico il regolare svolgimento».

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