Economia / Lecco città
Venerdì 17 Febbraio 2017
Tubettificio: lunedì
riapre la fabbrica
Lecco Firmata dal notaio l’acquisizione da parte della multinazionale Tecnocap che aveva vinto l’asta. Oggi le prime assunzioni con l’obiettivo di riavviare in fretta le linee di produzione dei prodotti più piccoli
È ufficiale. Il Tubettificio europeo è della Tecnocap di Cava dei Tirreni. Il passaggio di proprietà è stato formalizzato dal notaio nel tardo pomeriggio di ieri.
Offerta di 4,1 milioni
Nelle vesti di venditori dell’impresa di Pescarenico i curatori fallimentari Jessica Gianola e Piero Guerrera, mentre il compratore è la multinazionale campana che si è aggiudicata l’asta di vendita con un’offerta di 4,1 milioni.
Da oggi la Tecnocap si mette al lavoro. E, come riferiscono fonti del sindacato, stamattina verranno firmati i primi contratti di assunzione. L’intenzione dell’impresa di Cava dei Tirreni è di far partire già da lunedì una linea di produzione, quella dei tubetti per la cosmetica e i medicinali, che non necessita di interventi di manutenzione particolare. In una prima fase,e fino a quando non verranno attivate le altre catene produttive, in fabbrica a Pescarenico dovrebbero entrare tra dieci e quindici lavoratori. Fra questi ci saranno anche tecnici manutentori che dovranno revisionare gli impianti che - secondo chi ci capisce - avrebbero bisogno di manutenzione e di aggiornamenti tecnologici. In particolare, le linee delle bombolette a diametro maggiore (come ad esempio quelle per la panna montata) richiederebbero una manutenzione più “profonda”.
Secondo indiscrezioni non confermate, la Tecnocap avrebbe deciso la nuova denominazione dell’azienda di Pescarenico che sarebbe “Tubettificio lecchese”.
La Tecnocap è la terza realtà al mondo nella produzione di chiusure girevoli (“twist”) per vasi di vetro, bottiglie e contenitori di plastica che vengono utilizzati nel settore alimentare e delle bevande, nel farmaceutico, e nelle industrie di bellezza.
Ex cliente
A dicembre, insieme all’offerta di acquisto del Tubettificio la multinazionale campana, che era cliente dell’azienda di Pescarenico, aveva presentato (come richiesto dal bando) anche una manifestazione di volontà ad assumere il personale necessario al funzionamento del complesso aziendale attingendo, in via prioritaria seppur non esclusiva, ai profili professionali individuati nella lista dei 108 lavoratori posti in mobilità.
Al momento dell’aggiudicazione dell’asta, un dirigente della Tecnocap aveva chiarito: «Cercheremo di attingere dal personale che già lavorava al Tubettificio, anche perché credo abbiano un’esperienza e delle competenze che non sono facili da trovare sul territorio».
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