Cronaca / Lecco città
Lunedì 28 Marzo 2016
Tubettificio Europeo in forse
Rinviato il tavolo provinciale
Incertezza sul futuro dell’azienda sottoposta a concordato preventivo con scadenza il 31 marzo
Prevale ancora molta incertezza sulla soluzione della crisi aziendale del “Tubettificio Europeo” (ex Ecofim) di Pescarenico, a cui è legata la sorte di 115 famiglie, e ci si augura che sia buon segno il fatto che sia stata rinviata (alle ore 16 del 4 aprile) la riunione del tavolo provinciale di crisi, in un primo momento fissata per ieri, sulla situazione della fabbrica ora sottoposta a concordato preventivo in continuità con scadenza il 31 marzo.
A chiedere alla Provincia lo spostamento di data, ci dice Mauro Castelli della Fiom-Cgil, è stata la stessa proprietà dell’azienda che, afferma Castelli, «visti i tempi stretti di scadenza del concordato ci ha fatto sapere di avere necessità di utilizzare ogni minuto utile a trovare una soluzione. Di più - aggiunge il sindacalista - non sappiamo. Peraltro credo ci siano anche poche possibilità che il concordato sia prorogato, quindi davvero ci auguriamo che gli incontri che l’azienda ci dice di avere in corso per salvare la situazione portino buoni risultati». Resta dunque appesa a un filo la sorte di una crisi seguita da Cgil, Cisl e Uil ed iniziata da qualche anno fa con una serie di difficoltà finanziarie che hanno mostrato il lato più evidente nell’irregolarità dei tempi di pagamento degli stipendi, accompagnate da sit-in di protesta dei lavoratori. Fra momenti buoni e cadute di produzione, riduzioni di organico e uso intenso di ammortizzatori sociali l’azienda continua ancora oggi a lavorare e a contare su nuove prospettive. Nonostante le tensioni finanziarie le commesse per la fornitura di imballaggi in alluminio per la cosmetica e l’alimentare non sono infatti mai mancate in quella che è stata un’azienda capace di diventare leader nazionale di settore e ad affermarsi anche all’estero.
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