Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 23 Giugno 2017
Truffe da evitare, arriva il vademecum
Presentato in sala Succetti a Sondrio l’opuscolo ricco di consigli rivolti in particolare agli anziani. Il prefetto Scalia: «Reati odiosi, che possono provocare danni devastanti per la perdita dei risparmi di una vita».
Occhio all’imbroglio. E ce n’è per tutti. Dietro l’angolo c’è una folta schiera di imbonitori truffaldini, che non attendono altro che approfittare della nostra disattenzione o della nostra credulità per rifilarci il più incredibile “paccotto”.
È soprattutto sulle fasce più deboli del mondo anziano che proliferano gli interventi degli esperti del raggiro. Occorre allora vigilare e prevenire. Confartigianato Imprese di Sondrio ci ha messo del suo, con tutte le forze dell’ordine e le istituzioni provinciali, elaborando in accordo col ministero dell’Interno un prezioso opuscolo che si inserisce perfettamente nella campagna di sicurezza per gli anziani.
Un vademecum presentato nella sala Succetti degli Artigiani, che rientra nell’ambito delle iniziative individuate di recente dalla Prefettura nell’ambito del “Comitato di coordinamento provinciale per la prevenzione delle truffe”.
Confartigianato Imprese Sondrio e il suo Gruppo Anziani e Pensionati è stata chiamata a svolgere il ruolo di segreteria organizzativa dell’evento, presentando il proprio vademecum predisposto dall’associazione nazionale anziani e pensionati.
«Le truffe sono reati odiosi, soprattutto se commessi contro gli anziani, che ci fanno venire in mente i nostri genitori - ha spiegato il prefetto, Giuseppe Mario Scalia, che ha presieduto l’incontro -. Per questo il fenomeno riveste grande rilevanza e va trattato con particolare attenzione, perché negli anziani provoca danni devastanti per la perdita dei risparmi di una vita, degli oggetti più cari, il peggioramento del proprio stato di salute, soffrendo oltre al danno anche l’umiliazione».
«Lo Stato attraverso le sue istituzioni e associazioni di categoria è vicino a queste fasce più vulnerabili - ha proseguito Scalia -, anche con una sensibile opera di prevenzione e di educazione al comportamento. In questo contesto appare prezioso questo vademecum che si affianca a quello dell’Abi, che invita gli anziani ad avere semplici accorgimenti per evitare conseguenze spiacevoli».
Un impegno rimarcato dal vicario della Questura di Sondrio, Andrea Rossi, che ha sottolineato l’approccio multilaterale del problema portato avanti anche dai sindaci valtellinesi e valchiavennaschi attraverso incontri nei centri aggregativi e le Rsa con la popolazione anziana.
È toccato a Nemesio Mario Valetti, presidente del Gruppo Anap, entrare nel dettaglio del vademecum che contiene utili consigli per evitare agli anziani e ai pensionati di cadere nella trappola dei molti, troppi male intenzionati che frequentano la nostra provincia.
«Si tratta di un crimine verso le categorie più deboli a cui ci rivolgiamo con semplici consigli per gestire la loro sicurezza in casa, negli esercizi pubblici, per strada o allo sportello di una banca, ma anche nel loro accesso a internet», ha detto Valetti, in piena sintonia con il direttore dell’Abi Lombardia, Roberto Masola, che ha rimarcato gli aspetti salienti di un vademecum di categoria che dovrebbe stare sul comodino di ogni anziano con i suoi consigli di ovvietà quotidiana. Accorgimenti semplici come evitare di aprire a sconosciuti, a sedicenti promotori finanziari, oppure non portare insieme al bancomat il relativo Pin. Magari farsi accompagnare in banca oppure in Posta da un familiare. Ma anche aprire gli occhi su offerte troppo allettanti della Grande Rete, che nascondono mille insidie.
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