Troppi vandalismi: chiude il giardinetto del Porto a Malgrate

«Divieto di accesso totale al campo di calcio e alla palazzina situati all’interno del parco pubblico di via Belvedere»: lo ha deciso il sindaco, Flavio Polano, alla luce della situazione riscontrata nel giardinetto alle spalle del rione Porto. «Nell’area del parco - riferisce Polano - si sono manifestati, in diverse occasioni, comportamenti da parte di chi ne usufruisce tali da ledere la sicurezza, oltre a danneggiare gravemente il patrimonio pubblico. Gli atti vandalici, nello specifico, sono stati diretti a deturpare in particolare le superfici del campo di calcio e i locali della palazzina, nonché a imbrattare i muri dell’edificio stesso. Abbiamo registrato inoltre danneggiamenti del verde, che dovrebbe essere a servizio della cittadinanza; tutti questi gesti comportano il degrado del contesto urbano e pregiudicano la funzionalità del parco e la sua fruizione».

Quindi, il sindaco ha deciso: «L’area viene delimitata con una specifica recinzione, che non dovrà in alcun modo essere più oltrepassata». Il provvedimento colpisce nuovamente il rione Porto, di cui il parco è il polmone verde, e suscita le reazioni dell’opposizione politica. Ironizza, il consigliere comunale di minoranza Francantonio Corti: «Che tempestività; il sindaco si è accorto veramente soltanto adesso di che cosa stava succedendo? Quante volte, nel corso dell’intero mandato, abbiamo segnalato, in questi anni, lo stato di degrado raggiunto dal parco di via Belvedere? L’utilizzo degli spogliatoi, del campo e dell’area giochi è avvenuto con disprezzo continuo delle regole da parte di chi organizzava raduni tipo rave, con grigliate, accompagnati da frastuono più che musica, partite di calcio abusive, con schiamazzi incessanti, fino ad arrivare al degrado più totale e ai vandalismi».

Per Marco Vassena (tra i candidati alle elezioni che si contrappone all’amministrazione comunale in carica) «rattrista moltissimo a vedere come si è potuto ridurre un gioiello come il parco di via Belvedere, in passato fiore all’occhiello di Malgrate: era un bijoux in mezzo alla natura, ai tempi dell’amministrazione precedente, guidata dall’allora sindaco Gianni Codega». Negli ultimi anni il parco è andato incontro a un degrado continuo, additato dagli stessi residenti come luogo anche di spaccio, al punto che per un breve periodo, tra la fine del 2023 e l’inizio di quest’ anno, il sindaco già aveva assunto un provvedimento di chiusura, come «estrema misura, a fronte di segnalazioni e verifiche in corso sulle segnalazioni di droga» e in attesa di installare telecamere che, tuttavia, non si sono poi viste. Di lì a poco il parco aveva riaperto, ma senza andare incontro a una sorte evidentemente migliore.

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