Tresivio, tradizione e cultura con la festa di San Tomaso

«La finalità di queste due giornate è quella di mantenere vive le tradizioni, offrire l’occasione per unire la gente e, perché no, far conoscere la contrada con la sua bellezza artistica e storica». Lo afferma il presidente della Pro loco di Tresivio, Andrea Alberti, riferendosi alla Festa di San Tomaso che si è tenuta nella graziosa contrada di Tresivio, dove nelle strade si percepisce ancora l’atmosfera del passato e dove molti palazzi con i loro portali barocchi sono stati recuperati e valorizzati.

Il buon cibo e l’aggregazione sono stati gli ingredienti della kermesse che ha visto una buona presenza di persone del posto e da fuori. «La cena di sabato è andata alla grande – prosegue Alberti -. Abbiamo esaurito vitello tonnato e insalata di polpo che avevamo preparato insieme a insalata di riso e grigliata mista con arrosticini di pecora o di manzo. E dopo cena ci si è divertiti al beer-pong, un gioco che prevedeva di fare canestro con una pallina da ping pong in un bicchiere di carta con la penalità, per chi perdeva, di bere un bicchiere di birra. La serata si è conclusa con la Dark valley crow band che ha suonato cover di musica rock straniera».

Ieri festa per l’intera giornata con esposizione di mercatini con prodotti a km 0 come meravigliosi pezzotti e borse, formaggi, pane e biscotti con farine particolari, mirtilli e vino. Degustazione di vino che non è mancata nel pomeriggio con l’acro wine yoga. Anche i bambini se la sono spassata sui gonfiabili. «Siamo soddisfatti del riscontro che la manifestazione ha avuto – conclude il presidente – e teniamo a ringraziare gli alpini per il loro supporto logistico, l’amministrazione comunale e il sindaco che sono sempre disponibili ad aiutarci, l’Avis con cui collaboriamo stabilmente, la banda di Tresivio che si è esibita nel pomeriggio e i contradaioli che ci hanno accolto e messo a disposizione gli spazi».

Il sindaco, Fernando Baruffi, sottolinea l’importanza di queste giornate per l’unione della comunità. «Un tempo si tenevano feste in ogni contrada del paese dove volontari e contradaioli si impegnavano a portare vitalità e allegria – afferma -. Si partiva con Sant’Antonio, poi c’erano San Tomaso, San Rocco a Piedo e Santo Stefano patrono. Purtroppo il venir meno di alcune persone che tenevano in piedi queste feste ha portato alla scomparsa di alcuni eventi, mentre quella a San Tomaso è stata presa in mano dai ragazzi della Pro loco cui rivolgo i miei complimenti per l’entusiasmo e l’impegno. Si consideri che la Pro loco ha appena concluso l’organizzazione della festa patronale e del palio che hanno richiesto parecchie forze e tempo. Ovviamente il Comune è vicino, abbiamo recuperato il palco ed anche gli alpini hanno dato una mano». La gente ha apprezzato il tutto, come ha dimostrato la partecipazione anche nella sera di ieri dove è tornato il grande classico della cena domenicale di San Tomaso: la pasta allo scoglio. In conclusione balli sotto le stelle con l’orchestra Nuova realtà.

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