«Treni, va sempre peggio». La fotografia in consiglio comunale a Sondrio

A fronte di un’attenzione e un impegno costante delle istituzioni locali, con il gruppo di lavoro istituito dal prefetto Roberto Bolognesi e un tavolo istituzionale per il trasporto pubblico locale promosso dal presidente della Provincia Davide Menegola, non migliora la situazione relativa ai disservizi sulla linea ferroviaria Tirano-Milano.

Basti pensare al dato relativo a marzo di quest’anno in cui si sono registrati ben 27 guasti agli impianti o ai passaggi a livello proprio sulla linea Tirano-Milano che hanno provocato ritardi, cancellazione e notevoli disagi ai lavoratori e agli studenti che utilizzano il treno. «Il treno - ha confermato Marco Scaramellini, sindaco di Sondrio, rispondendo a un’interrogazione presentata in occasione del consiglio comunale di venerdì da Giocondo Cerri, consigliere di Futuro Insieme - sta diventando una scelta residuale a causa di un livello di affidabilità che è indubbiamente peggiorato. Chiediamo un miglioramento non solo del servizio, ma anche del livello di comunicazione ai passeggeri. L’interlocuzione con Trenord è costante, mentre con Rfi è più difficile e proprio Rfi è chiamata a fare la sua parte, visto che è un soggetto importante e da cui dipendono tanti disservizi».

Nella sua risposta all’interrogazione, infatti, il sindaco Marco Scaramellini ha snocciolato altri numeri relativi al servizio ferroviario in provincia di Sondrio: le corse al giorno sono infatti 26 sulla linea tra Sondrio e Milano, 22 dalla Valtellina e Lecco e 4 da Sondrio a Tirano per un totale di 52, il massimo previsto per questa linea. I problemi sono spesso causati dall’alto numero di incroci tra i convogli ogni ora che sono 14 in un giorno feriale sulla linea tra Tirano e Lecco lunga 105 chilometri, ma che ha a sua disposizione un unico binario; incide anche la presenza dei passaggi a livello, 62 lungo la stessa tratta di cui 26 saranno dismessi prima delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. «Non ho però cognizione - ha ammesso Scaramellini - di quando avverranno le chiusure dei passaggi a livello visto che vengono realizzate dai singoli Comuni insieme ad Anas ed Rfi. In ogni caso il servizio ferroviario deve tornare a essere un punto di riferimento importante per i viaggiatori».

Anche perché i disservizi e i continui ritardi penalizzano proprio un servizio che sarebbe apprezzato e molto utilizzato dagli utenti: a Sondrio in un anno, infatti, si sono registrati 3245 passeggeri e quella del capoluogo è la novantottesima stazione per traffico in Lombardia e la 165° per il passaggio di treni. In provincia si sono registrati 17 mila viaggiatori in 23 stazioni: dopo quella di Sondrio quelle più trafficate sono Morbegno (2.221 passaggi), Tirano (1.073 passaggi) e Chiavenna (1.054 passaggi), mentre in otto stazioni i passaggi sono stati meno di 100 con Castione che ne ha fatti registrare solo due. Anche la qualità dei convogli è destinata a migliorare visto che a partire da giugno tutti i treni sulla linea Tirano-Milano saranno nuovi e cioè o Coradia o Donizetti, con l’addio definitivo ai cosiddetti “Media distanza”. Non bisogna poi dimenticare l’importanza per i flussi turistici del treno: nel 2023, nei weekend sono stati 320 mila i biglietti turistici, mentre 5.000 i tagliandi in abbinamento con gli skipass per i cosiddetti “treni della neve”.

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