Treni fermi, sbarre abbattute

Altro lunedì nero sui binari

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Un altro lunedì da dimenticare per i pendolari della linea ferroviaria Tirano-Lecco-Milano. Guasti, treni cancellati e servizio pullman sostitutivo in mattinata, passaggio a livello danneggiato e disagi nel pomeriggio.

E quasi non fa più notizia. Se non fosse per la pericolosità che quest’ultimo fatto riveste: ancora una volta un’auto è rimasta incastrata fra le sbarre del passaggio a livello a Villa di Tirano, questa volta in quello che conduce verso l’abitato di Stazzona.

È successo ieri pomeriggio alle 16,15 quando un’auto che, probabilmente non si è accorta dell’abbassamento delle sbarre, si è ritrovata intrappolata. L’automobilista, resosi conto del pericolo imminente visto l’arrivo del treno, ha dato un colpo alla sbarra per staccarla ed è riuscito ad uscire prima che il treno potesse travolgere la vettura.

Rfi parla di «tallonamento», ovvero un termine tecnico che indica quando il passaggio a livello è stato sfondato senza precisare il motivo.

In ogni caso quanto accaduto ha provocato un rallentamento della circolazione sulla rete. Rallentamento che, peraltro, si è registrato su diverse tratte per tutta la giornata di ieri. Il treno che ieri mattina sarebbe dovuto partire da Milano alle 6.20 per essere a Tirano alle 8,50 non è partito per un guasto.

Poco dopo il treno che, invece, sarebbe dovuto partire alle 9,10 da Tirano per arrivare in Centrale alle 11,40 è stato cancellato a causa del guasto del treno precedente.

Pertanto è stato previsto un servizio autobus sostitutivo da Tirano a Lecco. Tornando al passaggio a livello di Stazzona, l’episodio dell’auto incastrata fa seguito ad un lungo elenco di eventi simili negli ultimi mesi. All’origine del problema il fatto che il segnale acustico non sia abbastanza udibile da chi è nell’auto e dal poco spazio che, per alcuni passaggi a livello, intercorre fra la sbarra e l’imbocco sulla statale 38. Le auto si trovano costrette a sostare sui binari in attesa di poter entrare sulla statale e spesso non si accorgono quando le sbarre cominciano a scendere.