
Cronaca / Valsassina
Mercoledì 29 Ottobre 2014
Tre morti nel Cessna precipitato
Sopralluogo nei boschi di Premana
Sul posto insieme ai periti i familiari di Gianola e la madre del pilota Brenna
Dagli accertamenti era emerso che morirono subito dopo l’impatto a terra
Un sopralluogo tecnico per prendere visione dei luoghi, nei boschi sopra Premana, dove lo scorso 9 giugno si schiantò l’aereo Cessna in cui persero la vita il pilota, Pietro Brenna 33 anni, e due passeggieri, i coniugi di Abbadia Lariana, Francesco Gianola, 72 anni e Adele Croci, 68 anni.
Una ventina le persone che hanno preso parte al sopralluogo, tra loro tutti i periti nominati dalle parti, la madre del pilota accompagnata dagli avvocati Claudio Corengia e Alessandra Colombo Taccani, tre famigliari di Gianola con l’avvocato Vittorio Gelpi, l’avvocato Tagliabue in rappresentanza dell’Aereo Club Como, un testimone oculare della tragedia e un vigile urbano che ha accompagnato il gruppo fino al punto dell’incidente.
Da quanto si è appreso, si è trattato di un sopralluogo esclusivamente per prendere visione dei luoghi e sentire il racconto del testimone che quella mattina aveva visto il Cessna precipitare: non sarebbero emersi nuovi elementi o formulate altre ipotesi.
Non era invece presente al sopralluogo il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, la dottoressa Cinzia Citterio.
Nei prossimi venti giorni verrà depositata la perizia dell’ingegnere Massimo Bardazza, già consulente per la strage di Erba e poi per alcuni sopravvissuti del rogo della Tyhyssen.
Per quanto era invece riguardato l’autopsia, l’anatomopatologo Paolo Tricomi si era riservato novanta giorni di tempo.
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