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Venerdì 25 Gennaio 2013
Tre aziende chiuse al giorno
In un anno perse 1.000 imprese
In provincia di Sondrio nel 2012 si è registrato uno dei più alti tassi in tutta Italia per mortalità d'imprese. L'anno scorso, a fronte di 772 iscrizioni al registro delle imprese hanno cessato la loro attività in Valtellina e Valchiavenna 966 aziende, per un tasso di crescita negativo di -1,20%.
Sondrio - Tre aziende chiuse ogni giorno. E per gli artigiani una bottega in meno ogni 24 ore. In provincia di Sondrio nel 2012 si è registrato uno dei più alti tassi in tutta Italia per mortalità d'imprese. L'anno scorso, a fronte di 772 iscrizioni al registro delle imprese hanno cessato la loro attività in Valtellina e Valchiavenna 966 aziende, per un tasso di crescita negativo di -1,20%.
Un dato che colloca la provincia di Sondrio al terzultimo posto tra tutte le realtà italiane, subito prima delle due peggiori Asti (-1,29%) e Venezia (-2,10%), Ma soprattutto fa sì che la Valle da questo punto di vista sia di gran lunga il territorio più travolto dalla crisi di Lombardia: in media, in regione il tasso di crescita delle imprese è stato dello 0,6%. La provincia lombarda più vicina a quella di Sondrio è quella di Lodi, con un tasso del -0,86%.
Il quadro è ancora più preoccupante se si prendono in considerazione le imprese artigiane: nel 2012 in Valtellina e Valchiavenna a fronte di 245 imprenditori che hanno avviato una nuova attività, 373 loro colleghi hanno gettato la spugna: il saldo, dunque, è negativo per 128 aziende e il tasso di crescita si è attestato sul -2,56%.
Proprio nell'ambito delle imprese artigiane Sondrio ha alle sue spalle in tutto 14 province tra cui quelle lombarde di Lodi, penultima in questa speciale graduatoria con una decrescita del 3,87% e di Cremona in cui si è verificato un calo del 2,95%. Si tratta, comunque, di una consolazione davvero magra per il sistema economico del territorio, visto che il suo -2,56% rappresenta quasi il doppio del -1,39% su cui si attesta la media nazionale e soprattutto è di gran lunga peggiore del -0,02% di tutta la Lombardia.
I numeri, diffusi da Unioncamere in base ai dati del Registro delle imprese, evidenziano una realtà davvero preoccupante: 966 chiusure significano infatti che l'anno scorso, ogni giorno tre aziende hanno abbassato definitivamente le loro saracinesche. E, anche le 373 imprese artigiane chiuse significa che nel 2012 ogni giorno un imprenditore ha alzato bandiera bianca ed è stato costretto a lasciare a casa collaboratori e dipendenti.
Se si pensa, poi, che molti di questi imprenditori avevano provato a reinventarsi un'attività dopo aver perso il loro impiego da dipendenti di altre aziende, si capisce ancora meglio come i numeri nascondano vere situazioni di difficoltà per molte famiglie di Valtellina e Valchiavenna.
A livello nazionale, invece, il migliore tasso di crescita nel 2012 per quanto riguarda le imprese iscritte al registro è stato quello di Roma con un miglioramento dell'1,88%. Completano il podio Milano.
Per le imprese artigiane migliore provincia in Lombardia è ancora una volta quella di Milano, settima a livello nazionale, ma con un saldo negativo di 53 imprese pari al -0,08%.
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