Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 12 Dicembre 2014
Trasporto pubblico, linee periferiche e festive a rischio
Un taglio di 400mila chilometri annui su un totale, attuale di 3,4 milioni di chilometri di percorrenza sulle strade provinciali, ovvero, nella peggiore delle ipotesi, la forzata rinuncia alle tratte di collegamento con i paesi più isolati e quelle festive ancora esistenti con conseguenze disastrose per gli utenti e per il turismo.
Sono pesanti per il territorio provinciale le ripercussioni della sforbiciata al bilancio regionale in materia di trasporto pubblico locale a causa della stretta prevista dalla legge di stabilità nazionale. A fare il punto della situazione il presidente della Provincia Luca Della Bitta e i responsabili delle due società che si occupano del trasporto pubblico su gomma in Valtellina e Valchiavenna, Natalia Cristini di Stps e Carlo Perego delle omonime autolinee.
Per quanto riguarda la funzione delegata del trasporto, il bilancio della Regione è di un miliardo e 250milioni, dei quali 842 milioni di trasferimenti statali. L’ipotesi di taglio è di 155milioni di euro, pari al 12% della spesa complessiva. In Valtellina e Valchiavenna il costo del trasporto pubblico è di 6,3 milioni di euro, la sforbiciata ipotizzata di circa un milione.
Con un quadro di questo genere le strade possibili da percorrere non sono molte. «Le ipotesi su cui ragionare sono due - spiega il presidente della Provincia-: lo scenario migliore è quello che vede la possibilità di lavorare sulle sovrapposizioni esistenti tra ferro e gomma, considerando che un chilometro in treno costa 12 euro contro i 2 degli autobus. Il ridimensionamento di alcune corse dei treni consentirebbe non soltanto di evitare i tagli del trasporto su gomma, ma addirittura, con i risparmi ottenuti, potenziare il servizio».
Il secondo scenario, quello peggiore, è legato ai tagli «che - ancora Della Bitta - per Stps si tradurrebbero nella cancellazione delle linee periferiche (frazione Olmo di San Giacomo Filippo, Spriana, Piatta, Cercino, Castello dell’Acqua e Arigna, Bema e Albaredo) e delle corse festive nelle località turistiche: Teglio, Aprica, Madesimo, Valmalenco, Valmasino e Valgerola. Per quanto riguarda la Perego salterebbero i servizi essenziali di collegamento con i treni in arrivo a Tirano con pesantissime ripercussioni sul settore turistico». Il tutto alla vigilia di Expo.
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