Traona: inaugurato il nido pubblico Zucchero Filato

L’asilo si trova alla Valletta con una capienza massima di 37 bambini. E’ stato realizzato in tempi record, circa sette mesi, con un contributo statale di 1.320.000 euro a valere su fondi del Pnrr

Taglio del nastro questa mattina per il nuovo spazio dedicato ai più piccoli, il nido in via Don Bosco in località Valletta. Presenti all’inaugurazione il sindaco Maurizio Papini, l’assessore regionale Massimo Sertori, il presidente della Provincia Davide Menegola.

È stata una commissione composta da amministratori comunali e da rappresentanti del mondo della scuola a selezionare i nominativi per il nuovo servizio scolastico che è intitolato Zucchero Filato. Si tratta di una struttura finanziata realizzata in tempi record, circa sette mesi, con un contributo statale di 1.320.000 euro a valere su fondi del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).

Il nido pubblico si trova alla Valletta con una capienza massima di 37 bambini, a fronte dei 19 attuali che può accogliere il nido DouDou a gestione privata. I piccoli dagli 0 ai tre anni si potranno muovere tra tre aule autonome con rispettivi bagni e spogliatoi; previsto un ampio salone ricreativo per giochi, il refettorio per il consumo dei pasti, uno spazio cucina per la gestione della mensa attraverso servizio catering. La vera e propria cucina infatti rimarrà nella vicina scuola dell’infanzia, già attrezzata e predisposta per la preparazione del pranzo per i bambini.

Il sindaco ha parlato di un momento «assolutamente significativo soprattutto per i nostri bambini che da lunedì entreranno in questi begli spazi, per le ragazze che gestiranno l’asilo nido, ma per la comunità di Traona perché oggi con le consegniamo una struttura e fondamentale e un fiore all’occhiello del nostro operato amministrativo». Il nido Zucchero Filato, è un potenziamento del nido privato ampliandone i posti a fronte di una lista d’attesa molto lunga.

«Siamo in una posizione strategica vicino alle scuole d’infanzia anche e al parco giochi - ancora Papini –. Si tratta di una struttura portante in legno quindi ecosostenibile e moderna , è in classe energetica A quattro quindi a consumo quasi zero». A gestirlo le educatrici dell’asilo Doudou che hanno vinto l’appalto di concessione. «E abbiamo stabilito di non mettere un affitto alla struttura per cercare di abbattere il più possibile i costi sulle famiglie. Il nido aprirà alle 7, 30 e chiederà alle 18,30; ci sarà poi un investimento del gestore di e 40.000 euro per il potenziamento dei giochi e dell’arredo».

Da Menegola il plauso per un servizio «che va incontro alle esigenze delle famiglie e soprattutto alle mamme che in strutture come questa trovano un sostegno importante per continuare a esercitare il proprio ruolo di mamme, mogli e lavoratrici mantenere il valore della famiglia è: ora l’ impegno da parte della comunità è mantenere questi spazi pieni».

«Il sindaco – ha affermato Sertori – mi ha detto che le educatrici hanno aperto il loro asilo nido durante il periodo di Covid è la prima riflessione che mi è venuta e che quindi queste ragazze hanno fatto una scelta per passione e missione e questo è fondamentale perché credo che le famiglie affidino i loro figli a chi gestisce una scuola nel migliore dei modi. La società – ha aggiunto - ha avuto un’evoluzione degli anni, una volta i nidi non c’erano e questo era il limitante soprattutto per donne, oggi per fortuna le cose si sono evolute e questo servizio è assolutamente prezioso ed essenziale».

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