Cronaca / Lecco città
Lunedì 23 Dicembre 2024
Tragedia in montagna, escursionista precipita dal Resegone e muore
Sul posto anche l’elisoccorso. La vittima aveva 58 anni
Una caduta di oltre cento metri, probilmente causata dal ghiaccio. Una donna bergamasca di 58 anni, Maria Caterina Colosio, ha perso la vita, nel primo pomeriggio di lunedì, precipitando nel vuoto mentre stava affrontando la discesa che dalla vetta del Resegone riporta verso valle.
Erano circa le 14.30 quando l’escursionista, che poco prima aveva raggiunto i 1.865 metri del rifugio Azzoni, posto sulla cima della montagna simbolo di Lecco, ieri chiuso a causa del forte vento che soffiava in quota, è scivolata davanti agli occhi dei sei compagni di camminata.
L’incidente è avvenuto lungo il sentiero 1, la più classica delle vie di salita e discesa al Resegone. Un sentiero molto battuto in ogni stagione ma che presenta alcuni punti esposti.
La donna, stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, sarebbe caduta a causa del ghiaccio presente sulla vita, mentre stava affrontando un passaggio a quota 1650 metri, in un tratto che collega la cresta finale con la località pian Serada.
I compagni di escursione hanno dato immediatamente l’allarme. In volo si è alzato l’elicottero del 118, dalla base di Villa Guardia a Como.
I tecnici dell’elisoccorso e del soccorso alpino hanno avuto non poche difficoltà a raggiungere il luogo dell’incidente proprio a causa delle fortissime raffiche di vento che spiravano ieri sul lecchese e soprattutto in quota, tanto che anche la funivia dei vicini Piani d’Erna è rimasta chiusa per tutta la giornata.
La salma della donna è stata quindi recuperata e riportata a valle.
Nelle prossime ore dovrebbe essere resa alla famiglia, senza bisogno di ulteriori accertamenti da parte della Procura.
Inoltre, una donna di 48 anni che faceva parte del gruppo di escursionisti ha accusato un malore a seguito dello choc per quanto accaduto. è stata visitata e trasportata a valle con l’elisoccorso, ma non ha avuto bisogno di un ricovero in ospedale.
L’incidente è avvenuto in un tratto di sentiero che già in passato ha visto altre cadute mortali, proprio perché si tratta di un punto particolarmente esposto. Non presenta eccessive difficoltà tecniche, ma richiede grande attenzione. Con tutta probabilità è stato il ghiaccio a causare la tragica caduta dell’escursionista bergamasca.
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