Tragedia a Brivio: «Ermanno ha svolto un ruolo politico e sociale fondamentale per far crescere la comunità»

Ermanno Galbusera, 82 anni, è la vittima del terribile infortunio accaduto mercoledì mattina a Beverate di Brivio: è morto dopo essere finito infilzato da una cancellata che delimita la sua proprietà in fondo a via privata Campanile, dietro alla chiesetta di Santa Margherita.

L’uomo, volto noto del paese, stava eseguendo alcuni lavori sul tetto della vecchia abitazione di famiglia, a due passi dal Baby bar e dalla piazza principale della frazione, dove si affaccia la chiesa parrocchiale.

Attorno alle 10,20, non è chiaro se per un incidente o per un malore causato dal forte caldo, l’anziano ha perso l’equilibrio ed è finito di sotto.

Un volo che potrebbe essere stato di 6 metri. E che, anche se si fosse concluso a terra, avrebbe potuto avere conseguenze fatali. Ermanno, però, non è caduto a terra ma sulle sbarre metalliche del cancello, che lo hanno trapassato da parte a parte, provocandone con ogni probabilità la morte istantanea.

A lanciare l’allarme alcuni vicini di casa. Una coppia stava uscendo per recarsi dal medico con la bimba, nata da pochi mesi, quando davanti ai propri occhi ha visto l’aggiacciante scena.

In pochi minuti, sul posto sono arrivati soccorsi. Oltre al medico e a due ambulanze anche numerose squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri. Per evidenti ragioni, tutta l’area è stata immediatamente transennata. Purtroppo, per l’anziano non c’era però più nulla da fare.

I sanitari hanno infatti subito constatato il decesso dell’uomo. Il cadavere, tuttavia, è rimasto infilato sulla cancellata per ore. In segno di rispetto, è stato coperto con un telo verde, in attesa del via libera allo spostamento della salma da parte del magistrato di turno.

In base a una prima ricostruzione dell’accaduto, Ermanno Galbusera, molto prestante e attivo nonostante l’età, stava effettuando alcuni lavori attorno alla sua vecchia abitazione. Spesso lo si vedeva trafficare in zona anche per gli animali.

Una vicina di casa ha riferito che si stava occupando di una albero. È però probabile che, quando è accaduta la tragedia, si trovasse all’altezza del tetto. Appoggiata all’abitazione, i soccorsi hanno infatti trovato una scala.

Attorno a mezzogiorno, sul posto hanno incominciato ad arrivare alcuni parenti. Uno di loro, mentre raggiungeva il luogo del tragico incidente, nel rivolgersi a un carabiniere, ha detto: «Proprio la scorsa settimana, gli avevamo detto di non fare nulla», ha sussurrato con un filo di voce, scuotendo tristemente la testa. Parole che, Ermanno, sempre molto attivo, ha ignorato.

Spetterà ai carabinieri della compagnia di Merate ricostruire, anche con l’ausilio dei testimoni, gli ultimi istanti di vita dell’ottantenne e le circostante del tragico incidente.

Oltre alla moglie, Ermanno Galbusera lascia tre figlie.

Le tragiche circostante in cui ha perso la vita Galbusera sono state subito commentate dall’ex sindaco di Brivio Stefano Motta, con cui Galbusera si era candidato una ventina d’anni fa.

«Sono davvero costernato per la prematura e drammatica scomparsa di Ermanno. È stato consigliere di Progetto Civico a Brivio quando ero sindaco e ho potuto apprezzarne le doti di serietà, di competenza e disponibilità verso il prossimo e verso la sua comunità di riferimento, la frazione di Beverate. Tale era la sua credibilità, conquistata in anni di impegno serio e disinteressato, che bastava un suo intervento, una sua parola per sgomberare il campo dalle chiacchiere e riportare la discussione all’essenziale, a ciò che più contava per il bene del paese».

Galbusera, ha concluso Motta, «ha svolto un ruolo politico e sociale decisivo per far crescere la comunità briviese intera, senza distinzioni territoriali. Un esempio di saggezza e di concretezza per tutti. È giusto che questo ruolo sia ricordato e gli sia riconosciuto».

Pensieri condivisi anche da un altro sindaco di Brivio, Ugo Panzeri, che risiede a Beverate e che faceva parte del medesimo gruppo.

«Oltre che nostro consigliere comunale - ha ricordato Panzeri - Galbusera, che si è occupato molto ma non solo della protezione civile - è stato un vero e proprio riferimento per la frazione di Beverate. Aveva lavorato in banca, prima per la Banca popolare di Lecco e, quindi, per la Deutsche Bank, finendo la sua carriera come dirigente a Milano. Prima della nascita dei Caf, a Beverate ha aiutato tutti quelli che si rivolgevano per la compilazione della dichiarazione dei redditi».

Era inoltre molto attivo anche in parrocchia.

Un impegno, quello nell’ambito pubblico, condiviso con il fratello Giuseppe, che era stato anche vice-sindaco. La disponibilità verso gli altri era una nota caratteriale di Galbusera che per la sua numerosa famiglia è sempre stato un vero punto di riferimento.

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