Tragedia in alta Valfurva, alpinista precipitato perché ha ceduto la roccia

La salma di Jonathan Giubilato restituita ai famigliari

Dopo il riconoscimento da parte della moglie e del figlio e la ricognizione cadaverica effettuata intorno alle 18.30 di lunedì all’ospedale di Sondalo, il magistrato di turno, Daniele Carli Ballola, ha disposto il nulla osta alla sepoltura dello sfortunato alpinista caduto e precipitato per un centinaio di metri sul tratto fra la Punta di Linke e il Colle del Vioz, in Valfurva, ieri mattina.

Poco dopo le 6 era scattato l’allarme lanciato dai tre alpinisti che si trovavano con Jonathan Giubilato, 54 anni, di Valenza Po (Alessandria), e che hanno visto il loro amico cadere nel vuoto dopo aver posato i piedi su un tratto di cresta evidentemente instabile. Un sentiero ben tracciato, tra l’altro, perché parte centrale di quello, cosiddetto “delle 13 cime” dell’Ortles Cevedale.

Non stavano arrampicando, quindi, in quel momento, gli alpinisti, tra l’altro dotati di tutta l’attrezzatura necessaria, e non erano legati, perché se lo fossero stati sarebbero finiti tutti nel canalone impervio dove non ha potuto scendere neppure il medico per la constatazione del decesso, tanto era pericoloso.

Jonathan, purtroppo, è morto sul colpo per il grave politrauma riportato. E’ stato issato col verricello dal tecnico di elisoccorso e portato ai Forni per le procedure di rito. Una persona molto conosciuta nell’alessandrino, padre di tre figli, una ragazza e due ragazzi, di cui uno, Lorenzo, difensore centrale dell’Alessandria.

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