Tra Civate e Merone
summit sulla cava

Si diradano le nubi sul Cornizzolo, che era stato terreno di scontro tra le amministrazioni, l'una schierata in prima linea per l'ambiente, l'altra allarmata per le conseguenze occupazionali di una nuova cava ipotizzata proprio sul Cornizzolo da «Holcim Italia». A fare da paciere don Gianni

CIVATE Tavolo per due, benedetto dal parroco: si diradano le nubi sul Cornizzolo, che era stato terreno di scontro tra le amministrazioni di Civate e Merone, l'una schierata in prima linea per l'ambiente, l'altra allarmata per le conseguenze occupazionali di una nuova cava ipotizzata proprio sul Cornizzolo da «Holcim Italia» che ha a Merone lo stabilimento.

In municipio a Civate, l'altra sera, c'è stato l'incontro tra il sindaco Baldassare Mauri e l'assessore all'ambiente, Simone Scola, il sindaco di Merone Pietro Brindisi, il vice Giovanni Vanossi - che sotto Natale aveva acceso il dibattito - e il capogruppo di «Rivalutiamo Merone», Raffaele Negri. Ospite d'onore l'attuale parroco di Civate, don Gianni De Micheli, già coadiutore proprio degli oratori di Lambrugo, Lurago d'Erba, Merone e Monguzzo.

«Le due amministrazioni - riassumono - hanno voluto uno scambio di informazioni e di valutazioni in merito alle problematiche ambientali e lavorative legate alla definizione del nuovo "piano cave" della provincia di Lecco, così da chiarire i rispettivi punti di vista: non sono in contrapposizione».

Tutti i dettagli dell'incontro, su "La Provincia di Lecco" in edicola venerdì 27 gennaio.

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