
Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 04 Agosto 2013
Tovo, denuncia di un uomo
«Terreno mio ma è vincolato»
La denuncia di Augusto Giffalini, imprenditore in pensione
Un’area di proprietà a Mazzo è da anni vincolata a uso pubblico
Tovo
C’è una stretta striscia di asfalto a dividere la campagna di Tovo e quella di Mazzo, ma per Augusto Giffalini , imprenditore tovasco, classe ’38, re dei trattori, quella striscia sottile sembra un muro di Berlino. Da questa parte, ovvero la sua Tovo, ha costruito la sua impresa, una fiorente rivendita di mezzi agricoli - dalla parte opposta invece la beffa di possedere 2.300 metri di terreno vincolati ad uso pubblico dei quali è costretto a pagare l’Imu senza poterci realizzare nulla.
Il sogno, o l’utopia per come sono andate finire le cose fino adesso, di realizzare un municipio unico fra i tre comuni di Mazzo, Tovo e Vervio, ha la sua “vittima”, questo imprenditore che sognava ben altra destinazione per la sua terra ed invece si trova a fare i conti con scelte del passato amministrativo inespresse. « Il mio podere fa parte di questa area di 10 mila metri dove doveva sorgere il municipio unico- afferma l’imprenditore- Era sindaco di Mazzo, Giorgio Franzini . Non sono mai state costruire né il municipio né palestre, ma il mio terreno è sempre, purtroppo, rimasto vincolato a quell’uso pubblico».
Che non sia stato costruito nulla non sembra troppo dispiacere al signor Giffalini, ma certamente tutti quei metri avrebbero fatto comodo alla sua voglia di espansione, quella di un’azienda in continua evoluzione anche grazie al dinamico nipote Mattia che ha ereditato la passione e l’abilità del nonno verso i mezzi agricoli. «Nel corso degli anni sono cambiate numerose amministrazioni comunali a Mazzo, ma nessuna si è preoccupata di risolvere la mia situazione. E purtroppo temo che anche questa amministrazione, retta dal sindaco Clotildo Parigialle prese con il nuovo Pgt, non farà nulla per risolvere la mia questione. Se non posso realizzare nulla, almeno non fatemi pagare l’Imu». Se sulla volontà politica altrui Giffalini, non può contare, lui ha una certezza l’ha , però: «Io il mio terreno non lo venderò mai, per portarmelo via dovranno passare sul mio cadavere».
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