Torre de’ Busi e la provincia di Bergamo

Un summit per dire addio ai lecchesi

Venticinque anni fa nel referendum il 75 per cento dei residenti aveva già scelto così. Ora che si discute di cantoni il sindaco Ninkovic ha annunciato per il 29 un’assemblea pubblica

Torre de’ busi

Per molti anni l’affetto nei confronti di Bergamo è stato qualcosa di “platonico”, ma ora che ce la possibilità, il paese intero prova a concretizzare il ritorno all’antico: Torre de’ Busi vuole cambiare Provincia e nei prossimi giorni inizierà a discuterne.

Del resto, sono concreti i vincoli che, nonostante siano trascorsi vent’anni da quando il piccolo paese montano è finito entro i confini lecchesi, sono rimasti con il territorio orobico.

Venticinque anni fa, a rimarcare come questo legame fosse forte e si volesse mantenerlo, il referendum popolare cui gli abitanti del piccolo paese erano stati chiamati a partecipare aveva dato un esito estremamente chiaro: il 75% dei votanti aveva infatti chiesto di restare in Provincia di Bergamo.

Una richiesta rimasta inascoltata, perché a suo tempo si decise di non scindere la Valle San Martino e traghettarla in blocco nel nascente ente lecchese.

Proprio per valutare l’orientamento collettivo, in paese il sindaco Eleonora Ninkovic sta organizzando un’assemblea pubblica (il 29 aprile prossimo) alla quale invitare esponenti politici sovracomunali, per discutere la questione.

Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 12 aprile.

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