Tirano, stop alla ciclopedonale: «Progetto da rivedere»

Colpo di scena: sospeso dall’attuale amministrazione comunale di Tirano il progetto della ciclabile cittadina dell’ammontare di circa 850mila euro. Ci riferiamo al collegamento ciclopedonale e di mobilità lenta all’interno della città nell’ambito del Sentiero Valtellina che, finora, si interrompe po’ bruscamente al Poschiavino per riprendere poi poco prima del parco dei Gelsi, mentre all’interno della città passa per strade secondarie, ma comunque di viabilità promiscua, bici e mezzi fra auto e camion. Il nuovo collegamento avrebbe dovuto attraversare Tirano, al di fuori dal traffico, secondo un progetto realizzato dalla Comunità montana di Tirano in condivisione con il Comune di Tirano per quanto riguarda il tracciato. Dopo un serrato confronto fra uffici e vertici di Cm e Comune (ex amministrazione di Franco Spada) è stato dato il via libera all’opera nei mesi scorsi che era ai nastri di partenza.

Ebbene la nuova amministrazione guidata dal sindaco Stefania Stoppani l’ha bloccata o, meglio, messa in stand by. «L’abbiamo sospesa perché non ne condividiamo né il merito né la comunicazione alla cittadinanza – ha detto Stoppani -. La Provincia di Sondrio ci ha concesso una proroga di un anno e mezzo, senza che venisse perso il contributo, in modo che abbiamo il tempo per rivedere e razionalizzare il progetto e, soprattutto, il percorso scelto a salvaguardia di numerosi parcheggi che sarebbero stati eliminati e in un’ottima di maggiore sicurezza. Mi riferisco, ad esempio, alla rotatoria che va in via Agricoltura. Stiamo pensando ad una variante che non interferisca con la viabilità urbana per rendere il percorso più attrattivo e meno impattante». Il sindaco ha stigmatizzato anche il fatto che del progetto non si sia parlato e che i cittadini non ne fossero al corrente.

L’assessore ai Lavori pubblici, Simon Pietro Angelone, è ancora più critico e parla di un progetto «calato dall’alto», con «notevoli criticità» per le intersezioni con i veicoli, sensi unici «immotivati», la diminuzione degli standard sicurezza per i ciclisti e per l’utenza urbana. E ha detto: «Era già stato appaltato ed era stato fatto inizio lavori, ma lo abbiamo bloccato, perché non lo riteniamo valido. I punti su cui nutriamo perplessità sono parecchi, ma, per riassumere, possiamo dire che il percorso avrebbe interferito troppo con la viabilità cittadina e avrebbe creato, dal nostro punto di vista, problemi di sicurezza sia per i ciclisti, sia per le auto, sia per i pedoni. Inoltre avremmo persi posti auto. A questo punto stiamo studiando un nuovo tracciato meno impattante con la viabilità cittadina, più sicuro, più bello e più versatile come ciclovia». Quanto ai tempi, l’assessore Angelone prospetta che l’amministrazione concluderà fra ottobre e novembre la definizione del percorso anche a livello di acquisizione di aree in modo che il progettista, già incaricato del precedente, possa rettificarlo.

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