Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 18 Dicembre 2013
Ticket, esenzioni
per 62mila in Valle
La giunta regionale ha destinato 54 milioni di euro all’abbattimento dei maggiori costi sanitari - Interessati over 65, under 14 e persone con difficoltà lavorative (disoccupati o cassaintegrati)
Già all’atto del proprio insediamento la giunta Maroni aveva annunciato una rimodulazione dei ticket sanitari e, la misura adottata ieri mattina va dritta in questa direzione.
Sono 54, infatti, i milioni destinati a questo capitolo, tanto caro ai cittadini lombardi, stanziamento grazie al quale saranno possibili tre interventi distinti a beneficio della popolazione anziana, dei disoccupati e cassaintegrati, e di tutti coloro che debbono sottoporsi a interventi chirurgici in day surgery, cioè con ricovero di una sola giornata senza che vi sia necessità di trascorrere la nottata in ospedale.
Dei 54 milioni stanziati dalla giunta regionale, infatti, 40 sono destinati a coprire l’esenzione completa dai ticket sui farmaci per i cittadini lombardi che abbiano più di 65 anni e un reddito famigliare lordo annuo inferiore a 18mila euro.
«Si parla di 800mila persone - hanno chiarito Roberto Maroni, presidente della Regione, e Mario Mantovani, vicepresidente e assessore alla Salute - che non dovranno più sborsare neppure i 2 o 4 euro a ricetta ogni volta che si recano in farmacia per comprare le medicine e che vanno ad aggiungersi ai 5 milioni di cittadini lombardi già esenti».
Altri 12 milioni di euro, invece, serviranno a finanziare le esenzioni dal ticket sanitario già in essere per i disoccupati, cassaintegrati e per i minori di 14 anni, mentre, infine, 2 milioni di euro serviranno a mantenere l’esenzione per una vasta gamma di interventi in day surgery, anche molto frequenti, per i quali il ticket avrebbe dovuto già entrare in vigore nel giugno scorso, a seguito di una delibera adottata nel dicembre dello scorso anno, ma che la giunta Maroni aveva sospeso per sei mesi in attesa di ulteriore verifica.
Una verifica che si è avuta in questi giorni e che ha portato a una conferma della sospensione del provvedimento per tutto il 2014. In generale, si tratta di nuove esenzioni o di conferme di esenzioni già in essere, rese possibili dall’applicazione dei costi standard a tutto il comparto sanitario nazionale.
Un’applicazione già esistente nel livello di sistema sanitario lombardo, e che ha comportato una redistribuzione di risorse favorevole alla Lombardia. La stessa Regione che, del resto, ha spinto, e non poco, per l’introduzione della “livella” dei costi standard a tutto il sistema sanitario nazionale.
Rispetto alla realtà locale, i dati Asl riferiti al 2012, parlano di 62.594 esenti per reddito (esclusi, quindi, tutti i numerosi esenti per patologia), di cui 4.844 tra disoccupati, cassaintegrati e lavoratori in mobilità.
Volendo entrare ancor più nello specifico, come chiarito da Paolo Manca, direttore del Dipartimento di cure primarie e assistenza medica dell’Asl di Sondrio, «nel 2012, l’Asl ha registrato 3.213 esenti fra i disoccupati con reddito superiore a 8.263 euro lordi (incrementati a 11.362 in presenza del coniuge e di 516 euro per ciascun figlio a carico), ma inferiore a 27mila, oltre a 834 esenti fra i disoccupati con reddito famigliare inferiore a 8.263 euro lordi annui, e a 797 lavoratori esenti perché in mobilità o in cassa integrazione. Cui debbono aggiungersi - precisa Manca - anche tutti quegli esenti per reddito sulla base di una comunicazione che ci giunge dal ministero dell’Economia e trattasi, nello specifico, di 1313 titolari di pensione sociale, di 890 ultra 60enni titolari di pensioni al minimo, di 32.227 ultra 65enni con un reddito famigliare non superiore a 36.151 euro, e di 238 ultra 65enni con un reddito fino a 38.500 euro». Infine gli esenti con meno di 14 anni erano 23.082, tenendo presente, però, che a livello nazionale il tetto di esenzione è fermo a 6 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA