Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 28 Dicembre 2013
Tettoia Cavour,
Dopo il rigetto della sospensiva da parte del Tar, prende la parola Pillitteri
Il legale dei negozianti: «Il tribunale non è entrato nel merito della vicenda»
«Il ricorso non è defunto, ma è tuttora vivo e vegeto, e l’affermazione del sindaco secondo cui gli atti non sono stati interrotti perché sono corretti e non creano nessun danno non corrisponde affatto a quanto riportato nell’ordinanza del Tar».
Insomma, la partita del recupero e dell’utilizzo della tettoia di piazza Cavour è tutt’altro che chiusa, nonostante il Tribunale amministrativo regionale abbia respinto la richiesta di sospensiva dei lavori giudicando regolare il cantiere che da qualche settimana ha aperto i battenti in piazza Vecchia.
Partita aperta
A ribadirlo è Umberto Pillitteri l’avvocato milanese che si è occupato, e si occupa, della pratica legale per conto dei commercianti del centro storico.
«L’ordinanza del Tar relativa alla sospensiva - spiega l’avvocato - non è entrata assolutamente nel merito della correttezza o meno degli atti del Comune e della Dia (dichiarazione di inizio attività) presentata da Valt Plastic, ma si limita ad escludere la sussistenza di un danno (grave e irreparabile, così prevede la norma) che potrebbe derivare ai ricorrenti dall’esecuzione delle opere di trasformazione in uffici della ex tettoia. Manca, cioè, secondo il Tar - prosegue Pillitteri -, uno dei due elementi entrambi indispensabili per poter ottenere la sospensione del provvedimento comunale e della Dia, vale a dire il pericolo di danno grave ed irreparabile che, per effetto dei provvedimenti, potrebbero subire i ricorrenti (l’altro presupposto per ottenere la sospensiva è la probabile fondatezza del ricorso, e su questo ben più importante presupposto il Tar non si sbilancia, nulla dice, rinviando dunque ogni valutazione alla sentenza di merito)».
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