Test Invalsi, a Lecco gli studenti più bravi in italiano

Lecco è il capoluogo di provincia in cui gli studenti di quinta superiore hanno le migliori competenze in italiano. È quanto emerge da un recente articolo di fondazione Openpolis in cui, per ogni comune con almeno una scuola superiore, è stata calcolata la media dei punteggi ottenuti da tutti gli studenti dell’ultimo anno che hanno sostenuto le prove Invalsi nell’anno scolastico 2022 – 2023.

Con un punteggio medio di 206,72, Lecco è il capoluogo di provincia dove gli studenti hanno ottenuto i risultati migliori, davanti ad Aosta e Sondrio, la quale arriva ad un punteggio di 205,19. Tra gli altri capoluoghi della Lombardia, Bergamo si ferma a 203,1, Como a 200,51 mentre Milano non supera neanche quota 200. Peggio del capoluogo meneghino, fermo a 196,54, nella nostra regione ci sono solo Lodi (196,38), Cremona (192,68) e Pavia (191, 21). Per paradosso, se consideriamo gli altri comuni della provincia di Lecco dove è presente un istituto di istruzione superiore, il capoluogo risulta il peggiore. Le scuole di Oggiono, Monticello Brianza, Calolziocorte e Merate presentano tutti dei punteggi medi nei test Invalsi di italiano dello scorso anno superiori a quello dei plessi lecchesi.

Nel dettaglio, i più bravi sono stati gli studenti del Bachelet di Oggiono, i quali hanno ottenuto un punteggio medio di 224,58. Tuttavia, i numeri più impressionanti sono altri. Come rileva Openpolis, il punteggio medio nazionale ottenuto al test di Invalsi di italiano dagli studenti di quinta superiore è sceso di quindici punti rispetto al periodo pre – pandemia. Dai 200 punti del 2019 si è passati al 184,9 nel 2023. Nello stesso periodo, la percentuale di studenti all’ultimo anno di scuola superiore che raggiungono livelli di competenza adeguati in italiano è passata dal 64% nel 2019 al 51% nel 2023. Un risultato che, al suo interno, nasconde divari territoriali importanti: se consideriamo solo il nord del paese, la percentuale di studenti con competenze in italiano adeguate nel 2023 è del 62%; al sud è del 39%.

I due capoluoghi di provincia con punteggi più bassi in tutto il paese sono Brindisi, con 170,22, e Crotone, con 170,76. Di fatto, i danni causati da lockdown e didattica a distanza hanno aggravato un quadro già contraddistinto da evidenti problemi e disparità, per lo meno stando ai numeri. Con un punteggio medio di 206,9, gli studenti nei licei classico, scientifico e linguistico raggiungono gli apprendimenti più alti in italiano all’ultimo anno delle superiori. Distanziati gli altri licei (con 183,8), ma ancora più lontani risultano gli istituti tecnici (172,7) e i professionali (153,8). Se si considera la cittadinanza, i ragazzi stranieri di seconda generazione conseguono un punteggio medio di 177, mentre tra le prime generazioni si scende a 169. Le ragazze e i ragazzi con cittadinanza italiana, invece, in quinta superiore si attestano mediamente su un punteggio di 186, sempre per quanto riguarda il test Invalsi di italiano. Tra alcune settimane si saprà se i risultati della maturità 2024, che coinvolgerà circa 500mila studenti in tutto il paese, confermeranno o meno queste tendenze. Si parte mercoledì 19 giugno con la prima prova.

© RIPRODUZIONE RISERVATA