Cronaca / Lecco città
Mercoledì 17 Maggio 2017
Tessere della Cgil Lecco
Il commercio supera gli edili
Presentati i numeri del tesseramento 2016L’andamento delle categorie e l’economia che cambia
L’andamento dell’economia territoriale riflessa nel tesseramento della Cgil: gli iscritti tengono, anche se i movimenti all’interno delle categorie rispecchiano le tendenze generali.
Crescono commercio e atipici, mentre calano gli edili e i metalmeccanici, mentre nel complesso il totale delle tessere staccate al 31 dicembre 2016 (43.641) era sensibilmente più alto di quello fissato nel 2008 (43.335), anno di inizio della crisi.
«Considerati questi numeri dovremmo essere il primo sindacato della Provincia di Lecco – ha affermato il segretario generale Wolfango Pirelli -. Gli altri presentano dati relativi ai loro nuovi assetti: la Uil con Como e la Cisl con Monza. Quest’ultima parla di 90mila iscritti complessivi, mentre la Cgil, unendo Lecco e Monza, arriva quasi a 115.000. Significa che nonostante la crisi di questi anni il nostro sindacato non solo è vivo ma rappresenta un numero importante di persone: un sesto del totale degli abitanti».
Entrando nel dettaglio delle tessere per categoria, si evidenzia il calo nel settore tradizionale e la crescita tra le nuove tipologie (atipici Nidil, 348, +133 iscritti) e i comparti in crescita netta, come il commercio. Tanto che per la prima volta la Filcams (2.404, +214) è seconda, alle spalle dei metalmeccanici (Fiom 6.081, -151) e davanti per la prima volta agli edili (Fillea 2.240, -154).
«La relazione tra il dato degli iscritti e le dinamiche produttive e occupazioni del territorio è stretta – ha esordito il segretario organizzativo Sergio Fassina -. Confrontando anche i dati del settimo Rapporto dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, emerge un incremento della popolazione occupata, ma questo non corrisponde necessariamente a un aumento del numero dei posti di lavoro nel Lecchese, perché a differenza di qualche anno fa sono più numerosi i lavoratori che escono dalla Provincia di quelli che entrano, quotidianamente per motivi di lavoro».
Sotto vari punti di vista si è verificato uno stravolgimento di quella che era la situazione precedente. Basti pensare alla situazione dei giovani: «Fino al 2010 c’era un alto tasso di evasione scolastica per la facilità di trovare lavoro. Oggi ad essere moltiplicati sono i Neet. Complessivamente ci troviamo di fronte a una pesante perdita di attrattività del territorio».
Tra precarizzazione dei contratti e settori in difficoltà, i dati del tesseramento Cgil non possono che risentire dei cambiamenti anche a breve termine. «Chiudiamo il 2016 con un saldo negativo di 161 iscritti rispetto al 2015 e di circa 400 complessivi rispetto al 2014, ma ne abbiamo 300 in più nei confronti del 2008. Il picco, invece, è stato nel 2012: 44.228». L’anno scorso si sono persi 700 iscritti tra gli attivi, specchio di categorie che faticano a fronte di altre che marciano verso la ripresa. Sul totale, quasi la metà (19824, 45,3%) sono donne.
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