Cronaca / Valchiavenna
Martedì 12 Maggio 2015
Terzo pediatra in Valle, due domande Pilatti: «Ma i tempi sono ancora lunghi»
Due medici hanno dato per ora la loro disponibilità ad occupare il posto vacante. Ci vorranno mesi prima dell’insediamento che dovrà fare i conti con i numeri risicati.
Due pediatri interessati a venire a lavorare in Valchiavenna, ma è troppo presto per dichiarare superata l’emergenza. Si è di fatto conclusa la prima parte dell’iter relativo alla possibilità che nella valle del Mera dopo cinque mesi di disagi, torni a operare il terzo pediatra.
«Giovedì – spiega il presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Valchiavenna Patrizia Pilatti – si chiudevano i termini per la presentazione delle domande dopo il via libera della Regione Lombardia all’ambito straordinario per il terzo pediatra in valle. Abbiamo almeno due medici che hanno manifestato l’intenzione di venire, ma i tempi non saranno brevissimi».
Occorre, infatti, aspettare quindici giorni. Da quel momento scatteranno altri 90 giorni entro i quali il primo dei due medici in graduatoria, uno arriva dall’area del lago di Como mentre l’altro è del centro Italia, dovrà decidere se accettare o rifiutare l’incarico. Se dovesse rifiutare si passerebbe al secondo medico in graduatoria, ma anche in quel caso il professionista avrà 90 giorni di tempo per decidere.
«Se le cose dovessero andare per il meglio – continua Pilatti – potremmo avere il terzo pediatra per l’inizio del mese di luglio. Per avere un quadro più chiaro, però, credo che si dovrà attendere ancora. Almeno fino alla metà del prossimo mese».
Nel caso la prima opzione non dovesse andare in porto, il pediatra potrebbe arrivare a settembre. Anche nell’ipotesi migliore non è, comunque, affatto detto che le cose funzionino. Ci sono 700 firme a dimostrazione che il terzo pediatra viene vissuto come una necessità per i circa 1350 bambini presenti in valle. Ma in passato proprio i numeri sono stati decisivi in senso negativo.
Alla fine dell’autunno dello scorso anno, infatti, il medico Fabio Focarile, sbarcato in valle solo pochi mesi prima, si era arreso rassegnando le dimissioni dall’incarico proprio per colpa dei numeri risicati, 308 i pazienti, derivanti dal fatto che il suo predecessore ormai se ne era andato da qualche mese e che le famiglie si erano rivolte agli altri due professionisti operanti sul territorio. Se arrivasse il terzo pediatra, insomma, per mantenerlo molte famiglie dovrebbero cambiare orientamento rispetto alle scelte effettuate fino ad ora. E il cambio di pediatra, come noto, non sarà automatico. Le famiglie che vorranno optare per il nuovo arrivato dovranno recarsi all’Asl e comunicare la propria decisione all’ufficio Scelte e Revoche.
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