Tempietto votivo di Morbegno, al via
la raccolta fondi per la manutenzione

«Morbegno abbiamo bisogno di te: il tempietto votivo appartiene a ciascuno di noi e necessita di un intervento di manutenzione straordinaria, cioè del rifacimento del tetto». È questo l’appello accorato presentato nella conferenza stampa di martedì sera dal gruppo alpini di Morbegno che si concretizza attraverso una raccolta fondi attiva da lunedì della prossima settimana, 23 settembre, per chiudersi a fine anno. L’obiettivo è mettere insieme 50mila euro utili a riparare i danni delle infiltrazioni nella copertura del tempietto che va risolta al più presto poiché rischia di compromettere anche la parete sottostante dove sono incisi i nomi dei Caduti, oggetto di restauro due anni fa. Questione delicata sulla quale gli alpini avevano posto l’attenzione già lo scorso anno. E questione, c’è da credere, che toccherà sul vivo i morbegnesi particolarmente affezionati a un simbolo che è patrimonio storico e identificativo di Morbegno, quel monumento così carico di ricordi che dal Doss de la lumga domina e allarga lo sguardo sull’intera città. E al quale si volge lo sguardo quando, illuminato, diventa protagonista di eventi istituzionali, culturali (come i concerti all’alba) o in momenti contingenti di emergenza (come nel periodo del Covid).

Del resto sono stati i morbegnesi a contribuire fattivamente alla sua realizzazione proprio attraverso una raccolta fondi che risale al 1961. E la buona riuscita dell’iniziativa di allora fa ben sperare i promotori sull’esito di quella in corso oggi. Concretamente da qui alla fine dell’anno si potrà contribuire alla proposta degli alpini facendo un’offerta nelle cassette , identificate e riconoscibili, sistemate negli esercizi commerciali della cittadina del Bitto. Un contributo «a memoria di un padre, di un nonno di uno zio o di un altro parente che non è rientrato a casa dalla Russia chiediamo un contributo che potrà essere effettuato anche con versamento di un Iban»- dicono gli alpini facendo leva sui sentimenti di appartenenza e sui ricordi dei morbegnesi e non solo. Dopo quasi sessant’anni dalla sua edificazione «si sono venute a creare queste infiltrazioni – ha precisato Riccardo Canclini, segretario del gruppo Alpini di Morbegno e vice presidente della Bassa Valle,- si rischia deteriorare anche la parete. Così ci siamo inventati questa iniziativa e casualmente ci troviamo a replicare la stessa proposta degli alpini del 1961».

«La raccolta di beneficenza sarà capillare: in ogni negozio tramite una scatola logata con il tempietto si potrà fare un’offerta – le parole din Michele Corti, consigliere nel gruppo di Morbegno nonché consigliere sezionale della Bassa Valle -. Sfruttiamo anche l’affluenza alla manifestazione “Cantine” per raggiungere il maggior numero di persone possibili . Avevamo bisogno di scatole per la raccolta, ho chiesto al mio caro amico Beppe Ghelfi che ci ha omaggiato dei contenitori, lo ringraziamo». «Era doveroso aiutare gli alpini in questa iniziativa importante a favore di questo patrimonio della Bassa Valle - ha detto Ghelfi - . La nostra azienda nasce come realtà sostenibile sin dai tempi dei fondatori, cioè i nonni, e fa della sostenibilità e del territorio i suoi valori fondanti ancora oggi, quindi dove possiamo partecipare noi ci siamo».

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