Teglio: il bus sostituivo per Colico passa e non si ferma. L’ira di un pendolare

«Non riferisco pubblicamente l’accaduto per me, per il disagio che ho, comunque, subìto, ma perché mi sono reso conto che si tratta di situazioni che accadono frequentemente e che coinvolgono parecchie persone. Le quali, ormai, ripongono sempre meno fiducia nel trasporto ferroviario e in Trenord, per quanto ci riguarda, in particolare. E mi sono anche reso conto di quanto siano ingiustamente esposti a critiche e lamentele gli autisti degli autobus che effettuano il servizio sostitutivo, che nulla possono se non applicare le disposizioni date».

A dirlo è Ercole Piani, per anni presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Sondrio, residente a Teglio che, lunedì mattina, alle 9, era alla fermata dell’autobus di Tresenda in attesa del vettore Perego che avrebbe dovuto condurlo fino a Colico, con arrivo stimato alle 10.05, per poi prendere il treno per Lecco-Milano.

«Due pullman sono passati mentre ero lì, con altre persone - dice Piani -. Prima il mezzo che effettua più fermate, poi quello che dovevo prendere io, il diretto che ferma solo a Tresenda. Solo che è ci è passato davanti senza degnarci, nonostante l’autista ci avesse visto. Siamo rimasti tutti basiti, dopodiché, sono andato all’auto, ho fatto salire le persone che erano con me e abbiamo raggiunto Colico. Non in tempo per la coincidenza, per cui ho atteso il treno dopo e ho avuto il tempo di approfondire l’accaduto».

Piani ha vestito i panni del giornalista, qual è, ed ha cominciato a chiedere al personale di Trenord e agli autisti degli autobus cosa fosse accaduto, qualificandosi come giornalista. «Ho parlato anche con l’autista del bus che non ci ha fatti salire e mi ha detto che aveva già due persone a bordo in piedi e non poteva farne salire altre - dice Piani -, perché è vietato e già non era regolare il fatto che ne avesse due in piedi. Mi ha detto che aver comunicato che c’erano persone alla fermata a Tresenda in modo che potesse essere attivato un secondo autobus che, però, assicuro, non è mai passato. Perché per tutto il tempo che sono rimasto a Colico non ho visto arrivare nessun altro autobus».

Piani si è anche fatto consegnare la modulistica per effettuare il reclamo a Trenord, che non mancherà di stendere «perché, personalmente, ovvio, pur avendo raggiunto Milano ho perso l’appuntamento che avevo fissato per cui dovrò tornare, ma non è questo il punto. Non accetto che un servizio pubblico non assolva al suo compito e finisca per attribuire ben più responsabilità del dovuto a degli autisti di autobus che si stanno facendo in quattro per fare bene il loro lavoro».

Da noi contattata, Trenord, fa sapere che ricostruirà quanto prima l’accaduto e invita il viaggiatore, Ercole Piani, a presentare quanto prima il reclamo in modo da potersi interfacciare opportunamente col il vettore che effettua il servizio sostitutivo. Sempre Trenord osserva che, nonostante tutte le problematiche insorte anche in seguito alle frane degli ultimi giorni, sia a Verceia sia a Fiumelatte, nel Lecchese, il servizio di trasporto pubblico è stato garantito in modo «con sforzo importante da parte aziendale».

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