Cronaca / Lecco città
Sabato 19 Dicembre 2015
Tecnologia & ambiente srl
Quanti volti noti della politica
L’azienda lecchese: siamo estranei all’inchiesta
e continuiamo a lavorare con passione
Non c’è solo Francesco Policaro, ventidue preferenze alle ultime amministrative, a nutrire passione politica, nella vicenda del giro di mazzette per i controlli agli esercizi pubblici cittadini.
Se Policaro, originario di Vibo Valentia, 59 anni, gli ultimi venti trascorsi a ispezionare esercizi pubblici di Lecco e provincia, correva per la lista Bodega, l’altro indagato finito ai domiciliari, Paolo Pozzi, 62 anni, è un imprenditore di Malgrate vicino a Comunione e Liberazione che in passato è stato anche consigliere comunale di Forza Italia.
Pozzi detiene tuttora il 47 % circa delle azioni di Tecnologia & Ambiente srl, l’azienda che - secondo la Procura - Policaro ha indicato a numerosi baristi e ristoratori durante le sue famigerate ispezioni nei locali pubblici, e che al funzionario infedele avrebbe girato una sorta di stipendio parallelo.Una nota diffusa ieri dall’azienda di Corso Promessi Sposi, che ha o ha avuto sedi anche a Milano,Genova e Torino, definisce Pozzi un «collaboratore». Nel senso che dal giorno successivo agli arresti l’imprenditore malgratese ha comunicato per raccomandata la decisione di dimettersi dal consiglio di amministrazione. Decisione non ancora formalizzata dal notaio, spiegano, anche per via della misura cautelare che impedisce al socio libertà di movimento.
Comunque sia «la società è del tutto estranea alla vicenda e continuerà a svolgere alacremente i propri incarichi», afferma Davide Cairoli, 50 anni, lecchese. Le sorti di venti famiglie dipendono dal futuro di questa srl, aggiunge con comprensibile preoccupazione il nuovo amministratore che risulta detenere l’11% circa del capitale azionario. Anche Cairoli si era impegnato in politica, candidandosi alle ultime elezioni comunali con Viva Lecco, la lista civica che appoggiava Alberto Negrini. Ha ottenuto due preferenze in più di Policaro, 24, e come lui non è riuscito a sbarcare in consiglio comunale.
Colombo e Invernizzi
Il terzo socio di Tecnologia ambiente, con il 42% delle quote, è Giovanna Invernizzi, 50 anni, di Cremeno, già moglie di Bruno Colombo, 63 anni, l’ex sindaco di Ballabio protagonista di tanta vita amministrativa lecchese, passato dalle file della sinistra, ormai vent’anni fa, a quelle di Forza Italia, dove ha ricoperto incarichi di prestigio. Anche Colombo è stato tra i soci di Tecnologia e Ambiente. «Ma non collabora più con noi da almeno quattro anni», precisa Cairoli. Molto più indietro nel tempo - si parla di ormai sedici anni - amministratore unico era Emmanuel Micheli, brillante manager di 45 anni che ha anche avuto l’onore di guidare la comunità ciellina di Lecco al Meeting di Rimini.
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