Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 24 Aprile 2021
Teatro Sociale più accogliente
Grazie agli spazi dell’ex night club
Il teatro Approvato lo studio di fattibilità per l’utilizzo dei locali dell’Astoria
Accesso indipendente alla sala Pedretti, sistemazione dell’area esterna
Un accesso indipendente per il ridotto del Teatro Sociale, la sala Celestino Pedretti, uno spazio multiuso e un magazzino, oltre alla sistemazione dell’area esterna pedonale, quella che si affaccia su via Alessi.
Prende corpo l’operazione di recupero degli spazi dell’ex Astoria, 460 metri quadrati di superficie interrata e altrettanti all’esterno, lo storico night club di piazza Garibaldi che l’amministrazione comunale ha acquisito nel 2019 per una cifra di poco superiore ai 203mila euro.
Nei giorni scorsi la giunta Scaramellini ha approvato lo studio di fattibilità redatto dall’architetto Giampaolo Rinaldi dello Studio A3 architetti associati cui era stato affidato l’incarico anche in virtù dell’ottima conoscenza dello stato dei luoghi e delle eventuali problematiche connesse con la valorizzazione dei nuovi spazi in rapporto a quelli già in dotazione della struttura, essendosi già occupato della direzione dei lavori di restauro e recupero funzionale del Teatro Sociale.
Lo studio presentato dall’architetto, che contempla cinque differenti soluzioni, individua le caratteristiche essenziali degli spazi che saranno recuperati, calcolando l’ammontare dell’investimento per ciascuna opzione, mentre rinvia il dettaglio degli interventi alla successiva fase progettuale.
Anche perché per le soluzioni progettuali e per la loro destinazione il Comune pensa ad idee innovative che potrebbero giungere da un concorso di progettazione che l’amministrazione pensa di promuovere in collaborazione con l’Ordine degli architetti della provincia di Sondrio.
Intanto la soluzione scelta da palazzo Pretorio tra le cinque proposte, che ha un costo complessivo di 1,2 milioni di euro che l’amministrazione si impegna fin da subito a reperire, prova a rispondere alle esigenze di fruizione dei nuovi spazi, ma anche a quelle delle sale teatrali già esistenti.
Allo stato attuale per accedere al ridotto, la suggestiva sala intitolata a Celestino Pedretti, ricavata nei sotterranei del teatro, bisogna infatti passare dalla biglietteria e poi dal foyer secondario, attraverso una scala che serve i piani dei camerini, con l’obbligo di utilizzarla solo a teatro aperto e alla presenza del personale di servizio. Per questo i vani interrati, in parte collocati sotto il perimetro del teatro e in parte sotto via Alessi, attigui al ridotto, verranno completamente demoliti per realizzare un collegamento diretto. Non solo.
L’organizzazione di spettacoli negli anni scorsi ha evidenziato l’insufficienza degli spazi adibiti a deposito e la necessità di ricavarne altri: verrà dunque realizzato un magazzino collegato con il sottopalco da una parte e con l’area di carico e scarico lungo la via Alessi dall’altra.
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