Tavecchio: «Il Sondrio
deve andare in serie D»
Il presidente lancia un salvagente alla società del presidente Mostacchi - «L’esposto per il mancato ripescaggio? Direi che potrebbe anche andare bene»
Se a dirlo è il massimo esponente del calcio italiano, il presidente Carlo Tavecchio, c’è da stare tranquilli: il Sondrio avrà la serie D.
Il presidente della Federcalcio e della Lega Nazionale Dilettanti, era presente ieri pomeriggio al Rigamonti-Ceppi per Lecco-Mapello, anticipo della giornata d’apertura del girone B di Interregionale. Durante il match, tra l’altro ripreso dalle telecamere di Rai Sport, Tavecchio ha detto: «È stato commesso un errore tecnico. Il Comitato regionale del Lazio non aveva inserito un campionato inferiore che contava ai fini della classifica. Così per forza hanno dovuto cambiare la classifica e il Rieti è passato davanti. Ma pende un’opposizione del Sondrio davanti alla Corte e io dico che potrebbe andare bene…».
Si parla, ovviamente, di un ripescaggio in soprannumero. E sembra addirittura che per attendere il verdetto non si debba per forza di cose arrivare sino alla data, non delle più felici, dell’11 settembre. Dichiarazioni fondamentali quelle del presidente federale che fanno finalmente chiarezza e mettono un punto fermo su una vicenda che comunque ha dell’incredibile, non fosse altro per l’attesa da record, che resterà negli annali del calcio italiano: mai sino ad ora una società aveva dovuto aspettare così tanto. Alla fine dopo il pronunciamento del Collegio di garanzia del Coni tutto sarà dimenticato. Anche la forzata astinenza dal calcio ufficiale, con in biancazzurri che non hanno potuto disputare la Coppa Italia e hanno dovuto saltare la prima partita del campionato. Il rinvio del confronto di oggi alla Castellina con l’Oggiono, per l’Eccellenza lombarda, è un altro segnale positivo.
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