Cronaca
Mercoledì 16 Gennaio 2019
Tassista travolto sulla Milano-Meda
Indagati i due giovani automobilisti
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il video dei rilievi
Tra i reati contestati dalla polizia stradale non c’è solo quello di omissione di soccorso. Si aggrava così la posizione di chi ha causato il primo incidente e di chi ha investito Fumagalli
Il puzzle del tragico incidente che ha portato alla morte di Eugenio Fumagalli, il tassista di 47 anni, originario di Albiate, in provincia di Monza, ma residente a Carugo, si va componendo con le indagini della Polizia Stradale di Milano.
Oggi si svolgerà l’autopsia sul corpo dell’uomo che ha perso la vita per prestare soccorso a una coppia di ragazzi rimasta intrappolata nell’abitacolo della propria utilitaria a seguito di un incidente innescato da un’auto pirata sulla Milano-Meda.
Solo una volta concluso l’esame, la famiglia potrà dare l’ultimo saluto a Eugenio. I funerali si svolgeranno nel Comune monzese, dove risiedono i genitori, ma è probabile la partecipazione di una piccola delegazione di carughesi.
Intanto si vanno via via definendo le responsabilità delle persone coinvolte negli scontri. Il ragazzo di 26 anni, residente a Lazzate, alla guida dell’Audi pirata che ha innescato il primo tamponamento, è agli arresti domiciliari per omissione di soccorso, anche se la sua posizione potrebbe aggravarsi.Il giovane infatti aveva ripreso la patente dopo che gli era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza.
Ma gli inquirenti hanno contestato alcuni altri reati anche alla persona che ha materialmente investito Eugenio, un ragazzo di 23 anni, subito fermatosi sul luogo dell’incidente.
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