Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 19 Aprile 2017
Tasse e multe, in pochi le pagano
Il rimedio? La riscossione coattiva
La decisioneIl Comune di Chiavenna affida a una società il compito di recuperare i crediti
Sono 156 le bollette Imu inevase, 239 quelle della Tari per non parlare delle sanzioni elevate
Si chiama “Creset”, Crediti, Servizi e Tecnologie Spa, la società a cui il Comune di Chiavenna ha deciso di affidare il servizio di riscossione coattiva delle entrate comunali dopo la rottura con Equitalia delle scorse settimane.
A febbraio l’amministrazione aveva sottolineato tutta la sua insoddisfazione per l’operato di Equitalia nella riscossione di bollette e multe non pagate. Per carenza di personale con specifica professionalità di tipo esattoriale, e in presenza di un quadro normativo tutt’altro che certo, non è stato possibile per il comune di Chiavenna procedere direttamente a riscuotere le entrate. Meglio affidarsi a una ditta abilitata. La scelta è caduta su Creset. A questa realtà il compito di risolvere una situazione abbastanza delicata. A metà aprile risultavano pendenti oltre 600 atti.
La massa dei crediti
Nello specifico rimangono da riscuotere 156 bollette dell’Imu relative agli anni 2012, 2013 e 2014.
La cifra totale attesa è di 41.610 euro. Il peso maggiore, però, lo ha la Tia. Cioè la vecchia tassa di igiene ambientale ora diventata tassa sui rifiuti Tari. Qui, per i soli anni 2011 e 2012, si parla di ben 239 bollette per una cifra di 96.2017 euro. Difficile pensare, anche se sicuramente ci sono casi di questo tipo, che si tratti solo di dimenticanze. Va decisamente meglio per il servizio idrico. Qui risultano pendenze solo per il 2011 e la cifra è abbastanza bassa: 6780 euro.
Multe e sanzioni
La situazione è abbastanza preoccupante per le multe vere e proprie. Quelle per violazione delle norme del codice della strada. Solo per l’anno scorso, il 2016, ci sono 200 multe non pagate e riguardanti tutte le fattispecie. Dalla sosta non regolamentare all’eccesso di velocità. Visto che la legge dà la possibilità di avere una riduzione della sanzione nel caso in cui si paghi entro 5 giorni, il fatto che 200 non abbiano proprio pagato dimostra in modo abbastanza evidente che gli stessi avevano ben poche intenzioni di farlo. La cifra in ballo è di 19 mila euro per una media di 95 euro ogni multa. In totale, il Comune vanta crediti per oltre 144 mila euro. Soldi che, ovviamente, farebbero molto comodo in un momento di vacche magrissime sul fronte dei conti pubblici.
Il costo della riscossione
Ovviamente l’affidamento a Creset non sarà a titolo gratuito per l’ente pubblico. Il compenso è ipotetico, visto che viene calcolato in base alle somme che poi effettivamente la società riuscirà a recuperare. É stato fatto un calcolo in via presuntiva, già considerando come difficilmente raggiungibile il 100% del recupero. Il servizio costerà alle casse comunali poco meno di 19 mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA