
Cronaca / Lecco città
Lunedì 16 Settembre 2019
Tasse, il Comune di Lecco
recupera 3 milioni
Il “regalo” dell’assessore al Bilancio uscente è frutto della lotta all’evasione delle imposte locali - Queste le cifre stimate: 500mila euro già incamerati e, relativi alla sola Imu, altri 900mila nel 2020 e nel 2021
Un tesoretto da oltre tre milioni di euro, al modico costo di 40mila euro annui. E’ questo il “regalo” che l’assessore Lorenzo Goretti lascerà in dote al suo successore a Palazzo Bovara.
Nel corso della commissione ad hoc di mercoledì scorso, infatti, il titolare della delega Bilancio ha fatto il punto sul tema del recupero dell’evasione rispetto ai tributi comunali. Le stime per il prossimo biennio sono confortanti: si parla di 900mila euro di recupero nel 2020 e nel 2021 per la sola Imu, a fronte di 500mila euro già incamerati e pronti a finire nella variazione di bilancio autunnale di Palazzo Bovara. Si tratta di un’operazione fortemente voluta dall’assessore che, oltre al contributo degli uffici dell’area ragioneria, ha messo in campo anche l’operato di una società esterna. Il costo, come detto, è quello di 40mila euro annui.
L’occasione ghiotta è quella di poter riconciliare le maglie della rete dei tributi locali con i database catastali e l’intera classificazione anagrafica. Una rivoluzione copernicana, insomma, che riallineerebbe i dati in possesso dell’area tributi con quella che è lo stato reale demografico, abitativo e produttivo lecchese. Così facendo, al di là del recupero immediato di quanto dovuto e non versato, si andrebbe anche ad incidere sulle cifre future delle varie tassazioni. Protagonista dell’operazione, come detto, è l’Imu, vale a dire l’imposta immobiliare da cui sono escluse le prime case. Ma cifre significative sono anche quelle previste, in termini di gettito, dal fronte Tari. Per quanto riguarda la tassa rifiuti infatti si fanno riferimento a 160mila euro annui nel prossimo biennio.
Più contenuto (nel complesso, 15mila euro biennali) il recupero dalla Tasi. Già, ma qual è il profilo medio dei casi risultati insolventi? L’assessore stempera sui “peccatori”, ma da quanto è dato capire c’è un’ampia pletora con debiti tutto sommato ridotti verso la pubblica amministrazione. Tutt’altro caso quello di due attività imprenditoriali locali, verso le quali il Comune di Lecco era a credito anche di 150mila euro. Ecco perché di fronte alle rimostranze dei soggetti in questione si è dovuti procedere per vie legali, con la Cassazione che solo recentemente ha dato pienamente ragione a Palazzo Bovara. Sta di fatto che i tre milioni di euro andranno ad arricchire un bilancio che già da alcuni anni presenta anche avanzi di amministrazione di tutto rispetto e, soprattutto, situazioni debitorie molto più controllate che in passato.
Insomma, il successore di Virginio Brivio avrà spazi finanziari di manovra piuttosto ampi, e questa, al di là del colore politico, è comunque un’ottima notizia per le opere pubbliche cittadine, presenti e future.
© RIPRODUZIONE RISERVATA