Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 01 Dicembre 2017
Tassa rifiuti 2018, leggere diminuzioni a Sondrio: «Ma c’è chi non paga»
Il Comune ha conteggiato 173mila euro di mancati incassi, per il prossimo anno previsti 150mila. Ritocchi all’ingiù per famiglie, ortofrutta e ristoranti.
Sulla tassa rifiuti 2018 si prospettano «leggere diminuzioni» dei costi per le famiglie, tariffe un pochino alleggerite per alcune categorie come ortofrutta e ristoranti, lievi aumenti per le altre. Questione di una manciata di centesimi al metro quadrato, comunque: il costo del servizio è praticamente invariato, ma «non riusciamo a diminuire le tariffe perché c’è chi non paga», ha spiegato ieri a palazzo Pretorio l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi. Non proprio noccioline: nel 2017 il Comune ha conteggiato 173mila euro di mancati incassi, mentre per il prossimo anno ne prevede 150mila, che poi vanno recuperati nel gettito complessivo perché per legge – si sa – la Tari deve coprire l’intero costo del servizio di raccolta rifiuti, pari in città a 3,7 milioni di euro.
«Se pagassero tutti, si potrebbe fare una riduzione complessiva del quattro-cinque per cento, al netto di interventi tecnico-organizzativi sul servizio, che comunque nella nostra città è di alta qualità», ha rimarcato Busi presentando i numeri sulla Tari preparati per il bilancio di previsione, che andrà all’esame del consiglio comunale il 20 dicembre.
Di Tari in queste settimane si è parlato molto, come noto, per via degli errori nei calcoli commessi da alcuni Comuni italiani, con cittadini e imprese infuriati per aver versato più del dovuto. Gli enti locali ora dovranno correre ai ripari seguendo le indicazioni del ministero dell’Economia, ma non è il caso di Sondrio: «Il nostro Comune non è fra quelli che hanno sbagliato i conteggi – ha ricordato l’assessore -, quindi per gli anni scorsi non ci saranno problemi. In vista del bilancio di previsione abbiamo determinato le aliquote per il 2018, attraverso le macchinose formule previste, e ci sarà una leggera diminuzione della quota fissa e della quota variabile per le famiglie».
Per le altre tipologie di utenze, invece, si prospettano riduzioni di circa 14 centesimi al metro quadro per l’ortofrutta, una decina per bar e ristoranti, qualche centesimo in meno anche per le case di riposo e alcune altre categorie, mentre negli altri casi sono previsti aumenti da uno a nove centesimi al metro quadrato, hanno spiegato Busi e la dirigente del settore Servizi finanziari del Comune Cristina Casali.
«Rispetto allo scorso anno c’è un aumento delle superfici su cui viene applicata la Tari, con 19mila metri quadrati in più – ha spiegato Busi -, derivante per una quota da nuove costruzioni e per la maggior parte dagli accertamenti condotti dagli uffici. A fronte di un costo del servizio che Secam ha sostanzialmente confermato anche per il 2018, senza i mancati pagamenti si potrebbero ridurre le tariffe».
Proprio in questa direzione, ha rimarcato l’assessore, va la modifica al regolamento sulla Tosap approvato di recente in consiglio comunale, e palazzo Pretorio ha intenzione di procedere su questa strada anche con altre iniziative. «Ci sono alcune utenze che storicamente non pagano la Tari – ha rimarcato Busi -, e non parliamo di utenti in difficoltà, ai quali gli uffici vanno incontro con la rateizzazione degli importi. Qualcosina si può fare rispetto ai mancati incassi, sulle riscossioni abbiamo dati positivi ma non bisogna accontentarsi».
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