Cronaca / Circondario
Lunedì 10 Novembre 2014
Targhe fotografate?
«In stazione troppo caos»
Il sindaco di Calolzio replica alle proteste: «Non so nulla sul metodo, ma intervenire è giusto»
«Se c’è il parcheggio selvaggio si fa polemica. Se si danno le multe per evitarlo, si fa polemica. Ora, il metodo usato non lo conosco e lo verificherò in settimana con la polizia locale, ma la situazione nell’interscambio era diventata insostenibile e fonte di pericoli e incidenti, per cui intervenire era doveroso». Il sindaco Cesare Valsecchi non accetta le critiche che nel fine settimana sono piovute sugli agenti della polizia locale per via delle sanzioni elevate nell’interscambio ferro gomma. Alcuni degli automobilisti multati, infatti, hanno espresso perplessità (per usare un eufemismo, visto che sarebbe giusto parlare di vera e propria rabbia) accese non tanto sul merito – se qualcuno viene colto in divieto di sosta (o di fermata) e viene sanzionato è giusto che paghi e non si lamenti – quanto per il metodo adottato.
La pattuglia dei vigili è infatti transitata in auto accanto alle auto in divieto e ha documentato l’infrazione scattando fotografie, senza contestare il comportamento scorretto dei diretti interessati ma riservandosi di inviare il verbale al loro domicilio. Il primo cittadino, però, punta diritto al sodo. «Non puoi fare la polemica perché c’è un problema di parcheggio selvaggio e poi fare polemica anche se la polizia locale sanziona chi crea disagi e pericoli. Il metodo usato, quello delle fotografie, lo devo verificare con gli agenti e lo farò domani (oggi, ndr.), ma senza dubbio intervenire per risolvere quella situazione era necessario». Lo sa bene, Cesare Valsecchi, considerato che il suo studio professionale (come noto è un commercialista) è ubicato proprio in una delle palazzine riqualificate dell’ex insediamento produttivo Ics - Sali di Bario. «Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto una serie lunghissima di segnalazioni proprio per i problemi connessi alla situazione viabilistica dell’interscambio. Ho visto personalmente una quantità eccessiva di auto fermarsi a bordo strada ad attendere i pendolari all’uscita dal sottopasso della stazione. Quando lo spazio si esaurisce, c’è persino chi si ferma in doppia fila».
«E’ evidente - continua - che si tratta di comportamenti non soltanto scorretti, ma anche pericolosi, considerato che a causa di questo caos si sono verificati anche lievi investimenti». Questo anche perché, con la chiusura di via dei Sassi a causa dei lavori della variante alla Lecco – Bergamo, la mole di veicoli che transita in questa zona è aumentata esponenzialmente. «Non puoi bloccare tutto perché devi aspettare qualcuno. A cento metri c’è un grande parcheggio gratuito: non mi sembra così lontano. E ho letto dei timori legati all’arrivo in stazione la sera, col buio: mi limito ad osservare che la polizia locale stacca alle 19, quindi di multe oltre quell’ora non ne vengono date».
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