Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 09 Novembre 2013
Tares senza sorprese
Morbegno frena i rincari
La prima rata della tassa sui rifiuti avrà poco impatto sui cittadini - L’assessore: «Manteniamo il costo ai livelli dell’anno scorso»
Bollette del pattume senza sorprese, almeno per la maggioranza delle utenze morbegnesi. L’ufficio tributi ha provveduto ad inviare i modelli F24 per il pagamento della Tares già da qualche settimana e a metà novembre scade il versamento della prima rata, mentre il saldo andrà a fine dicembre.
«Gli uffici hanno raccolto per il momento pochissime contestazioni o lamentele, le contiamo sulle dita di una mano - riferisce l’assessore all’Ambiente di Morbegno Stefano Ciapponi - certo ci sarà qualche aggravio per i proprietari single che vivono in abitazioni con metrature più grandi, visto che la Tares è proporzionale alle superfici e ai componenti del nucleo famigliare, con sgravi consistenti per le famiglie numerose, ma l’aspetto importante è che per il 2013 siamo riusciti a mantenere i costi a carico dei cittadini ai livelli dello scorso anno, assorbendo sia l’indice Istat, per il terzo anno consecutivo, che la quota dei 30 centesimi per metro quadro imposta dallo Stato». Un risultato, quest’ultimo, che il Comune ha potuto raggiungere grazie alla politica di contenimento delle spese sul servizio di raccolta dei rifiuti partita quattro anni fa (ad esempio riducendo i passaggi porta a porta della carta e della plastica a una volta a settimana, anziché due o eliminando il prelievo dell’umido che aveva dato deludenti risultati in termini di risparmio), riducendo la quantità di rifiuti conferiti e migliorando la qualità della differenziata. I dati sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dei primi nove mesi del 2013 segnalano un calo del volume dell’immondizia conferito a Secam del 3%, in linea con la tendenza al ribasso registrata negli ultimi tre anni.
«Sia nel 2011 che nel 2012 abbiamo avuto una riduzione dell’indice procapite del rsu prodotto dagli utenti morbegnesi, il sacco nero per intenderci del 2%, ed è probabile che anche quest’anno si possa raggiungere questa performance». Il sacco nero è quello che, in percentuale incide maggiormente sulla bolletta in quanto il costo per tonnellata dell’indifferenziata è di 169 euro, a fronte dei 3,44 euro della carta e della plastica. La Tares peserà sulle tasche dei contribuenti della cittadina del Bitto per circa 1,1 milioni di euro, la metà dei quali per coprire i costi dello smaltimento. Chi potrà fruire degli sgravi maggiori, rispetto alla Tarsu, saranno alcune categorie commerciale come gli albergatori, gli ortofrutticoli o i fioristi. Tra le utenze domestiche pagheranno di più, invece i proprietari di ville o grandi appartamenti che vivono soli. «L’auspicio è quello di riuscire a mantenere i costi sotto controllo anche nel 2014 - osserva ancora Ciapponi - anche se purtroppo non c’è ancora chiarezza sulle intenzioni del governo e la proposta di accorpare in un’unica tassa più servizi non permette di fare, per il momento previsioni attendibile sui futuri scenari».
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