Cronaca
Giovedì 30 Giugno 2016
Tagliati gli alberi: «Ora la stazione
ha cambiato volto»
Operai al lavoro a Berbenno: «Bonificato lo scalo, nell’edificio spazi da usare».
Intervento protratto, radicale, decisivo ad opera di Rfi, titolare della rete ferroviaria italiana sulle piante ad alto fusto alla stazione di Berbenno, da anni prive di manutenzione, e cresciute al punto da costituire un pericolo in caso di caduta di rami. Gli operai hanno iniziato a potare e rimaneggiare gli abeti di quasi trenta metri a partire da venerdì 17 giugno, ieri dopo giorni di attività intensa, il verde della stazione era completamente normalizzato. Cataste di tonnellate di legna e cumuli di cippato erano disposti in modo ordinato nei prati lungo le banchine e le vie di passaggio.
Per l’amministrazione comunale si è trattato di un intervento importante. «Rfi ha operato in modo deciso – ha affermato il sindaco Valerio Fumasoni – c’era stata da parte nostra una sollecitazione, relativa anche ad aspetti di cura generale dello scalo ferroviario e della stazione E in passato erano caduti da questi alberi dei grossi rami, che avevano creato situazioni di pericolo per passanti e automobilisti».
«Ora – spiega – viene messo in sicurezza tutto il tratto di via San Pietro, una strada molto frequentata, che collega Berbenno e la statale ai comuni orobici, ci passano camion mezzi pesanti, la presenza di queste piante aveva sempre generato un senso di pericolo per chi transitava in quella zona». Senza più la piccola selva che incombeva tutta l’area ha cambiato aspetto. «Il taglio delle piante – ha aggiunto il sindaco – rappresenta anche un’azione di bonifica per tutto lo scalo, che, essendo un po’ defilato dal paese, tra tanto verde e così rigoglioso, diventava facilmente ingombro di rifiuti e di conseguenza degradato. Abbiamo fatto un passo avanti piuttosto importante, ringraziamo Rfi per l’intervento rapido».
Amministrazione che valuta lipotesi per la riqualificazione della stazione.«L’edificio può avere una funzione accresciuta – ha anche detto Fumasoni – non è custodito e il piano alto non è utilizzato. Ci piacerebbe poter trovare associazioni interessate all’utilizzo degli spazi, con cui avviare una possibile convenzione, una formula già adottata per altre fermate della linea: invitiamo chi fosse interessato a farsi avanti».
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